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Covid, Vaia: “Tre anni fa arrivò da Cina, oggi non possiamo tornare indietro”

(Adnkronos) - "A fine mese saranno trascorsi esattamente 3 anni dal ricovero allo Spallanzani della coppia di pazienti cinesi, i primi due casi in Italia di quella che si iniziava allora a conoscere come una nuova, grave forma di polmonite. Una malattia virale acuta e spesso severa, dalla quale questi due pazienti guarirono dopo un…

(Adnkronos) – “A fine mese saranno trascorsi esattamente 3 anni dal ricovero allo Spallanzani della coppia di pazienti cinesi, i primi due casi in Italia di quella che si iniziava allora a conoscere come una nuova, grave forma di polmonite. Una malattia virale acuta e spesso severa, dalla quale questi due pazienti guarirono dopo un lungo ricovero, anche in terapia intensiva. Oggi, dopo oltre 600 milioni di casi e quasi 7 milioni di morti nell’intero pianeta, siamo di fronte ad un quadro del tutto diverso. Per questo non possiamo più tornare indietro”. Così all’Adnkronos Salute Francesco Vaia, direttore generale dell’Inmi Spallanzani di Roma, ricorda l’inizio dei tre anni di pandemia in Italia.  

“L’infezione da Sars-CoV-2 è diventata, nella maggioranza dei casi, asintomatica o accompagnata da sintomi lievi, che interessano prevalentemente le prime vie aeree – spiega – La malattia raramente evolve verso la polmonite grave e sempre di più sta diventando, nelle forme complicate, una malattia delle persone immunodepresse o con altre gravi malattie croniche. E ciò è avvenuto soprattutto grazie alla immunità ibrida determinata dai vaccini e dalle infezioni naturali, oltre alle nuove terapie antivirali. Potremmo dire, in definitiva, che Covid-19 non esiste più ed è stata sostituita da Covid-23”.  

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