(Adnkronos) – L’ultima variante Covid (EG.5), ribattezzata ‘Eris’, “non è più pericolosa” delle altre mutazioni del virus fin qui analizzate e “sebbene abbia mostrato una prevalenza crescente, come evidenziato dall’Oms, le analisi ci dicono che ha una virulenza inferiore rispetto ad altre varianti di Omicron”. Lo evidenzia uno studio italiano su Eg.5, che sarà pubblicato sul ‘Journal of Medical Biology’. La ricerca, una delle prime a livello internazionale a indagare su EG.5, porta la firma di Fabio Scarpa, dell’Università di Sassari; Stefano Pascarella dell’Università Sapienza di Roma, e di Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.
“Cerchiamo di tranquillizzare ed evitare allarmismi – precisa all’Adnkronos Salute Ciccozzi – la EG.5 si conosceva già ad inizio anno, ora sta succedendo quello che è accaduto con ‘Arturo’ e ‘Kraken’. Quest’ultima variante non deve preoccupare, i potenziali di membrana ci dicono che non è più contagiosa o più virulenta. La velocità di mutazione è uguale a quella di ‘Arturo’ e ‘Kraken'”.
“Considerando i dati genetici e strutturali presentati per Sars-CoV-2 EG.5 non ci sono attualmente prove che suggeriscano una sua elevata pericolosità o una probabile elevata capacità di espansione”, conclude lo studio.