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Covid, Pfizer: “Vaccino Omicron 4-5 protegge da Cerberus e altre varianti”

(Adnkronos) - Il vaccino anti-Covid bivalente di Pfizer-BioNTech aggiornato a Omicron 4 e 5 protegge anche da Cerberus (BQ.1.1), la nuova sottovariante Omicron che sta crescendo più delle altre in Italia (la sua 'capofamiglia' BQ.1 era già al 30,7% l'8 novembre scorso, secondo l'ultima flash survey diffusa dall'Istituto superiore di sanità), e dagli altri sottolignaggi…

(Adnkronos) – Il vaccino anti-Covid bivalente di Pfizer-BioNTech aggiornato a Omicron 4 e 5 protegge anche da Cerberus (BQ.1.1), la nuova sottovariante Omicron che sta crescendo più delle altre in Italia (la sua ‘capofamiglia’ BQ.1 era già al 30,7% l’8 novembre scorso, secondo l’ultima flash survey diffusa dall’Istituto superiore di sanità), e dagli altri sottolignaggi emergenti di Omicron. Lo indicano nuovi dati annunciati dal colosso Usa e dal suo partner tedesco, pubblicati sulla piattaforma preprint ‘bioRxiv’.  

Lo studio è stato condotto su sieri di vaccinati di età superiore a 55 anni. Un mese dopo una dose booster da 30 microgrammi del vaccino Covid-19 bivalente aggiornato a Omicron BA.4/BA.5 – informano le due aziende – i titoli anticorpali neutralizzanti diretti contro BQ.1.1 sono aumentati di quasi 9 volte (8,7) rispetto ai livelli pre-richiamo, contro un incremento di circa 2 volte (1,8) con il vaccino Comirnaty* originario. Rispetto al vecchio vaccino, dunque, quello nuovo contro Omicron 4 e 5 protegge da Cerberus quasi 5 volte di più (4,8). Sempre un mese dopo il booster bivalente, i livelli di anticorpi neutralizzanti mirati a BA.4.6, BA.2.75.2 (ribattezzata Centaurus sui social) e XBB.1 (Gryphon) sono cresciuti rispettivamente di 11,1 volte, 6,7 volte e 4,8 volte, rispetto a prima del richiamo, contro un aumento di 2,3 volte, 2,1 volte e 1,5 volte con il vecchio vaccino monovalente.  

In generale, dunque, si può calcolare che il vaccino bivalente potenzia gli anticorpi neutralizzanti rivolti contro le sottovarianti Omicron emergenti da 3,2 a 4,8 volte in più rispetto al vaccino originario, indipendentemente dal fatto che ci sia stata o meno una precedente infezione da Sars-CoV-2. “Sulla base di questi risultati – commentano Pfizer e BioNTech – il booster bivalente adattato a Omicron BA.4/BA.5 può offrire una migliore protezione” non solo “contro Omicron 4 e 5”, ma anche contro i “nuovi sottolignaggi la cui prevalenza continua a crescere”.  

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