(Adnkronos) – Vaccini covid aggiornati per la variante XBB. In linea con l’indicazione arrivata dall’Organizzazione mondiale della sanità che, con un documento del gruppo tecnico (Tag-Co-Vac) sulla composizione dei prossimi vaccini Covid, suggerisce di andare verso monovalenti aggiornati a varianti della famiglia XBB.1, l’Agenzia europea del farmaco Ema è al lavoro in questa direzione. L’obiettivo – spiega all’Adnkronos Salute Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’ente regolatorio Ue – è arrivare ad avere disponibili prodotti che rispondano a queste caratteristiche in tempo utile per eventuali campagne di vaccinazione autunno-inverno 2023. “Questo è l’obiettivo”, conferma.
“Stiamo lavorando per avere vaccini aggiornati XBB monovalenti”, illustra Cavaleri. Ci sono aziende che hanno già cominciato il percorso? Da un lato, riferisce l’esperto, “si parla di vaccini a mRna: Pfizer e Moderna ci stanno lavorando. E poi c’è Novavax, che lavora anch’essa su un monovalente anti-XBB”. Il documento degli esperti Oms spiega che dati preclinici condivisi in modo confidenziale dai produttori di vaccini mostrano che la vaccinazione con prodotti candidati contenenti il lignaggio discendente XBB.1 (incluso XBB.1.5, la variante di Sars-CoV-2 battezzata Kraken sui social) “provoca risposte anticorpali neutralizzanti più elevate verso le varianti attualmente in circolazione, rispetto a quelle che si hanno con i vaccini attualmente approvati”.
Da qui il suggerimento per i prossimi prodotti-scudo. Del resto è questa la famiglia che predomina nella circolazione a livello mondiale. Anche guardando alla Cina e al boom di contagi prospettato – si stima possano arrivare a 65 milioni a settimana a giugno – l’attenzione si concentra in casa XBB. Anche se, precisa Cavaleri, “non ritengo che la situazione della Cina debba preoccupare troppo”. Una casa affollata XBB, che continua a gemmare nuove varianti sotto monitoraggio (Acrux XBB.2.3 è l’ultima) e ospita anche un’altra variante che si è rivelata altamente immunoevasiva (per esempio ne ha dato prova in India), cioè Arturo XBB.1.16. Non a caso un approccio raccomandato dagli esperti Oms è la scelta “di un lignaggio discendente XBB.1, come XBB.1.5” Kraken, per l’antigene dei prossimi vaccini. E, “date le piccole differenze genetiche e antigeniche, anche XBB.1.16”, cioè Arturo, “può essere un’alternativa”, indicano.