(Adnkronos) – “Bisogna stare molto attenti a prendere uno studio o a interpretare un dato e terrorizzare le persone: che le varianti Ba.4 e Ba.5 siano più contagiose è un dato di fatto e non c’erano bisogno di nuovi studi, sul grado di maggior aggressività patogenica ho molto dubbi che mi vengono dall’osservazione clinica”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, replica al virologo Roberto Burioni che, commentando su Twitter uno studio pubblicato su ‘Cell’, ha parlato di “brutte notizie” su Ba.4 e Ba.5 perché “purtroppo è prevedibile anche una maggiore patogenicità” di queste varianti Omicron. “Questa estate abbiamo avuto molti pazienti con queste varianti Omicron, sia ricoverati in reparto per problemi diversi dal Covid sia seguiti a domicilio, io non mi sono accorto di una maggiore gravità. Non credo che sia corretto dire che Omicron 4 e 5 abbiano una maggiore patogenicità di Omicron 1 e 2”, ha aggiunto.
“Un lavoro pubblicato sul ‘Nejm’ – osserva Bassetti – dice che in pratica la vaccinazione con due-tre dosi è in grado di dare una ottima protezione, tuttavia con le nuove varianti sono necessarie i vaccini aggiornati. Nella fascia più fragile della popolazione è importante fare il booster, l’ultimo bivalente approvato prima dall’Ema e ieri dall’Aifa”. Secondo l’infettivologo di Genova, “c’è confusione tra le persone e l’abbiamo creata soprattutto in Italia, abbiamo approvato e comprato milioni di dosi di vaccino aggiornato su Omicron 1 e poi Ema approva un booster contro Omicron 4 e 5. Così è complicato fare una campagna vaccinale”.