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Condono edilizio, Tajani: “Sanare solo qualche piccola cosa”

(Adnkronos) - Condono edilizio? "Io penso che sia importante puntare sulla rigenerazione urbana e in questo contesto si possono inserire aggiustamenti per piccole cose, sanare qualche piccola cosa". Lo ha precisato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo alla domanda a "In mezz'ora" se sia d'accordo con il collega Matteo Salvini che…

(Adnkronos) – Condono edilizio? “Io penso che sia importante puntare sulla rigenerazione urbana e in questo contesto si possono inserire aggiustamenti per piccole cose, sanare qualche piccola cosa”. Lo ha precisato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo alla domanda a “In mezz’ora” se sia d’accordo con il collega Matteo Salvini che ha lanciato la proposta di un condono edilizio. 

Domani a Parigi “dirò quello che devo dire” alla collega Catherine Colonna, “dirò che a Ventimiglia la Francia sbaglia”, dice il numero 1 della Farnesina parlando della questione migranti e della stretta alle frontiere tra Francia e Italia. “Giovedì sarò a Berlino e con la ministra degli Esteri tedesca parlerò della questione Ong, per cercare di capire perché questa decisione di finanziare un Ong per lavorare in Italia, è un po’ strano questo atteggiamento”, prosegue, annunciando la sua prossima missione in Germania per incontrare Annalena Baerbock. Il ministro degli Esteri ha ribadito che l’obiettivo è “capire perché il governo tedesco si muova in questa maniera, perché vuole che tutti i migranti arrivino tutti in Italia E’ un po’ strano”. 

“Si può fare sempre di più, ma non credo che siano stati commessi errori”, dice Tajani, rispondendo alla domanda su un bilancio sull’attività al governo in occasione del primo anniversario della vittoria elettorale. “I voti li danno gli elettori e non posso giudicarmi – ha poi aggiunto – posso dire soltanto che si può fare di più per avere un’Italia protagonista sul palcoscenico internazionale, serve molto lavoro”. 

“Errori non credo che siano stati commessi – ha detto ancora il vice premier e ministro degli Esteri – anche nelle difficili relazioni con la Cina siamo stati capaci a far capire che c’e’ la possibilità di uscita dalla Via della Seta però mantenendo un quadro di cooperazione rafforzata che è nata nel 2004 con il governo Berlusconi”. 

 

 

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