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Cimici dei letti a Milano, “fino a 100 segnalazioni l’anno”

(Adnkronos) - Le cimici dei letti hanno 'soggiornato' nelle case di Milano e conoscono bene la metropoli lombarda perché è sulle loro rotte da diversi anni. "E' un fenomeno presente in ambito cittadino, in base alla nostra esperienza da almeno una quindicina di anni. Non c'è un obbligo di segnalazione, va premesso. Nell'ultimo periodo si…

(Adnkronos) – Le cimici dei letti hanno ‘soggiornato’ nelle case di Milano e conoscono bene la metropoli lombarda perché è sulle loro rotte da diversi anni. “E’ un fenomeno presente in ambito cittadino, in base alla nostra esperienza da almeno una quindicina di anni. Non c’è un obbligo di segnalazione, va premesso. Nell’ultimo periodo si verificano più casi, rileviamo sicuramente un aumento: agli uffici dell’Ats ora arrivano in media in un anno 80-100 segnalazioni di persone che ne rilevano la presenza in appartamento. Il dato si riferisce a Milano città”. A fare il punto della situazione all’Adnkronos Salute sono Maira Bonini, direttore Struttura complessa di Igiene e Sanità pubblica dell’Ats Città metropolitana di Milano e Vincenzo Celeste, operatore tecnico della stessa struttura.  

Nome scientifico: Cimex lectularius. Piccola, ma invadente e difficile da ‘sfrattare’, la cimice dei letti sta seminando una certa dose di panico in Francia. Sui social fioccano foto e video di avvistamenti in hotel, ma anche sui sedili di autobus e metro, treni ad alta velocità e all’aeroporto Charles de Gaulle. Il parassita sembra amare la vita all’ombra della Tour Eiffel e Parigi sta tentando di correre ai ripari. Ma poiché l’insetto, che ha le sembianze di una blatta marrone o nera, ma in versione micro, è un vero ‘globetrotter’, amando viaggiare a bordo delle valigie, l’ansia dei cugini d’Oltralpe ha valicato i confini. Seguendo le gesta di questi viaggiatori invisibili sui social, se ne segnala anche l’arrivo a Milano in treno. Non è certo il loro ‘primo sbarco’ in suolo tricolore, però. 

Negli anni, rileva Celeste, “c’è stato un crescendo del fenomeno a Milano, ma graduale. Senza picchi”. Neanche in corrispondenza di maxi eventi di massa come Expo 2015, che avrebbero lasciato presupporre un rischio aumentato visti i milioni e milioni di persone che hanno visitato in pochi mesi la metropoli da tutto il mondo.  

Succede invece, spiega Bonini, “che ci siano delle segnalazioni da cittadini che le trovano in casa. Ci telefonano perché pensano che noi usciamo a fare la disinfestazione. In realtà non è una nostra competenza – precisa – perché la disinfestazione per questo parassita è una cosa molto delicata che deve essere effettuata da una ditta super specializzata, da personale addestrato. Noi quando veniamo contattati diamo informazioni e consigli in questo senso”. 

In Italia le cimici dei letti sono dunque una vecchia conoscenza, ma “città cosmopolite come Parigi e Londra sono molto più interessate” da infestazioni di cimici dei letti, osservano i due esperti. “E’ logico e anche prudente allertarsi se c’è un flusso di persone superiore alla norma. Ma ormai ci muoviamo tutti con una velocità così elevata”, riflette Bonini. E sull’onda della globalizzazione il rischio è dunque più diffuso.  

Ma per quanto riguarda Milano, al momento le dimensioni del fenomeno delle cimici dei letti non risultano essere preoccupanti come Oltralpe: “Siamo ben lontani”, rassicurano Bonini e Celeste che invitano i cittadini a porre attenzione quando viaggiano verso mete particolarmente apprezzate anche dall’ematofago in questione. “L’informazione veicolata dai media su infestazioni di particolare intensità che riguardano alcune località può aiutare sicuramente ad allertarsi e a controllare bene i propri bagagli quando si rientra a casa”, raccomanda Bonini.  

 

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