(Adnkronos) – “Le proposte le metto nero su bianco, io sono all’opposizione di questo governo, quindi se lo dico in teoria ci siamo tutti. Ci troviamo in parlamento lunedì e proviamo ad approvare delle norme che permettano ai cittadini di avere una situazione sostenibile”. Così la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Fuori dal coro su Rete 4, nella puntata che andrà in onda stasera.
“Nuovo debito è l’ultima ratio, l’Italia è già indebitata fuori controllo, siccome i nostri debiti li pagheranno i nostri figli, dobbiamo farci molta attenzione”. Lo dice il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Fuori dal coro su Rete 4 nella puntata che andrà in onda oggi in prima serata, rispondendo ad una domanda sul caro bollette e su un possibile scostamento di bilancio.
“Se servono soldi, faccio notare che abbiamo il Pnrr. Quando io, qualche giorno fa, ho detto che Italia e Europa dovrebbero ritrattare gli obiettivi del piano perché è stato scritto prima della guerra in Ucraina e non si può far finta che le cose non siano cambiate, sono stata linciata da questi geni della sinistra”, aggiunge Meloni. “Quando cambiano le tue priorità devi avere l’intelligenza di adeguare le risorse alle tue priorità. Oggi c’è la priorità energetica, e per l’energia non ci sono risorse sufficienti. Quelle risorse, che sono già debito, le possiamo usare”.
Il rigassificatore a Piombino va fatto? “I rigassificatori vanno fatti, nel tempo definito perché ci dobbiamo liberare dalla dipendenza dal gas russo – risponde Meloni. Se c’è, come sono pronta a verificare, un modo di fare il rigassificatore non a Piombino, che è una città che ha pagato molto per l’assenza di bonifiche e di compensazioni, non si fa a Piombino. Se non ci sono alternative a Piombino, per me ovviamente l’approvvigionamento energetico è priorità. Ma bisognerà parlare molto seriamente del comune di Piombino e delle compensazioni, perché – sottolinea – non possono essere sempre gli stessi a pagare”.
“A me preoccupa anche un po’ questo clima che il centrodestra ha già vinto… Io le battaglie sono abituata a combatterle, prima di vincerle. E anche questo è un po’ un gioco che si fa contro di noi. Così gli italiani di centrodestra pensano che la coalizione ha già vinto e quindi il 25 settembre non vanno a votare…”. C
Teme ci sia qualche ostacolo nella scelta dei ministri, nella scelta del presidente del Consiglio? “Spero di no, francamente non ho ragione di crederlo. Quello che dobbiamo fare noi – aggiunge – è presentarci oltre che con una proposta convincente e seria, credo anche che ci si debba presentare con una squadra di ministri di tutto rispetto, che definiremo. Posso avere qualche idea, ma non mi piace parlare di poltrone in campagna elettorale. Anche perché prima bisogna vincere”.
“Ho letto una dichiarazione del ministro Di Maio, che dice: ‘Tanto il governo della destra durerà 6 mesi, poi siamo pronti a tornare a formare la maggioranza al governo Draghi’. Stanno tentando di apparecchiarsi per fare un governo che non è scelto dai cittadini. Litigano in campagna elettorale, e poi sono pronti a mettersi d’accordo, io questo non sono disponibile a farlo. Da noi – aggiunge – le differenze sono semantiche, gli altri fanno la campagna elettorale facendo finta di esser contrapposti, e sono già pronti a riapparecchiarsi insieme”.
Farebbe un confronto con Letta, Agcom permettendo? ”Avevo già dato la mia disponibilità a farlo, poi hanno detto che non si può fare perché non so che cosa leda esattamente, perché uno o si confronta con tutti o non si confronta con nessuno… Io penso – dice la leader di Fdi – sia normale che i leader dei due principali partiti di due coalizioni diverse si confrontino, poi adesso si alzano tutti e si scandalizzano ma francamente non ricordo che alle ultime politiche quando il Pd era al 20% e Fdi al 4% Renzi, allora segretario del Pd, abbia fatto un confronto in tv con Meloni. Anche ‘sto fatto che le regole devono cambiare in base a come comanda la sinistra sono abbastanza ridicole…”.
Quanto ai rapporti nel centrodestra “noi governiamo già insieme, in diverse regioni, in diversi comuni, mediamente lo facciamo con ottimi risultati – afferma – perché le nostre differenze sono differenze di ricetta, ma sul principio siamo tendenzialmente d’accordo. Siamo tutti per abbassare le tasse, poi le proposte possono essere diverse, ma non ci vuole molto per trovare un accordo. Io – prosegue la leader di Fdi – penso che si debbano abbassare le tasse sul lavoro, e che la flat tax vada fatta all’inizio sui redditi incrementali”.
“Sull’immigrazione e il blocco navale – aggiunge Meloni – Salvini non è d’accordo perché io lo intendo come proposta politica, e altri lo intendono come risposta dei trattati, si dice cioè che è un atto di guerra. Bisogna fermare le partenze, in accordo con le autorità, io lo chiamo blocco navale – spiega ancora – ma non è un atto di guerra. Ci si può mettere d’accordo con la Libia per fermare le partenze e fare gli hot spot in Africa, come è stato fatto con la Turchia, solo che lì quei migranti davano più fastidio alla Germania”.