(Adnkronos) – “Io rappresento un mondo ben noto, al di là delle ipocrisie, rischio la mia libertà e dico che denunciando me si denuncia chi si ribella, chi vuole togliere soldi alla criminalità, mentre abbiamo di fronte uno Stato che obbliga sei milioni di consumatori di cannabis a rivolgersi al mercato nero”. Interpellato dall’AdnKronos, Mattia Santori, già leader delle Sardine e ora consigliere comunale a Bologna, replica ai tanti attacchi dopo il suo coming out sulla coltivazione casalinga di tre piantine di cannabis. E non si tira indietro: “A questo punto voglio dare rappresentanza ai 500mila coltivatori ‘responsabili’ che vengono invece criminalizzati”. “Lo Stato – ricorda – se la prende con i vari Santori, impegnando gli agenti sul fronte sbagliato, piuttosto che dando la caccia ai boss della droga, ai narcotrafficanti, che muovono centinaia di migliaia di euro al giorno”. “Abbiamo la necessità di dare rappresentanza politica ai giovani responsabili, a chi consuma cannabis e la coltiva in modo responsabile appunto, mentre i vari Salvini e la destra stanno con i narcotrafficanti”. Attacchi a Santori arrivano anche dal leghista Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia del Senato. “Ostellari? Ah, sì quello che ha bloccato la legge Zan”, taglia corto il consigliere bolognese.
Ma Santori è stato ‘bacchettato’ anche dal sindaco dem di Bologna, Matteo Lepore: “Non ho visto quello di Lepore come un avvertimento, ci siamo visti questa mattina, e mi ha confermato la fiducia, poi lui fa il sindaco, ed è giusto il richiamo alla legge”, dice dopo le parole del primo cittadino della città felsinea che avrebbe chiesto moderazione al suo consigliere. Il discorso si allarga al Pd, che Santori invita a prendere posizione, anche in vista dello scontro parlamentare con le destre che hanno promesso le barricate contro la legge sulla cannabis in Aula.
“Il mio – dice con riferimento alla piantagione in casa – è un assist alla politica, io rischio la mia libertà personale, serve la stessa fermezza da parte del partito democratico. Salvini minaccia sfracelli e crisi di governo? Il Pd mostri la stessa fermezza nel volere in Aula la legge, nel volerla portare a casa. D’altra parte a Milano, nel corso degli stati generali sulla cannabis, lo scorso 8 luglio, su 47 oratori il Pd ne schierava ben 23, allora credo che serva che il partito faccia capire con chiarezza la sua posizione, perché finora il partito democratico è stato il grande assente”.