(Adnkronos) – “Sinner è impressionante, ogni volta che lo vedo migliora, da fondo campo è un martello, sbaglia poco o niente e il servizio è sempre più sicuro. Non credo di sbagliare se dico che in futuro per Djokovic sarà sempre più dura battere l’altoatesino. La cosa che mi ha sorpreso è stata vedere il serbo andare molto spesso a rete, perché da fondocampo non riusciva a fare male a Jannik e non aveva altra scelta”. Così all’Adnkronos Corrado Barazzutti, vincitore della Coppa Davis nel 1976 ed ex capitano azzurro, all’indomani della vittoria di Jannik Sinner al tie-break del terzo set contro Novak Djokovic nel gruppo verde delle Atp Finals di Torino.
“Ora deve dimenticare in fretta questa grande vittoria e concentrarsi sul match di domani sera contro Holger Rune, dove è indiscutibilmente favorito, anche se il danese è fresco, visto che praticamente non ha giocato contro Stefanos Tsitsipas mentre Jannik ha nelle gambe tre ore di battaglia -sottolinea Barazzutti-. Io penso che a questo punto avendo visto giocare tutti almeno una volta Jannik sia il favorito del torneo: è quello che sta giocando meglio. Sarà comunque dura perché il livello è altissimo, sarebbe importante cercare di non giocare altre partite di tre ore come quella di ieri che alla fine potrebbero incidere sul risultato finale”.
Solo elogi per il fuoriclasse altoatesino anche da parte di Tonino Zugarelli, compagno di Barazzutti nella vittoria della Coppa Davis in Cile 47 anni fa. “Sinner è pronto per fare tutto, non gli manca nulla tecnicamente e tatticamente per raggiungere i traguardi più alti del nostro sport e quindi vincere le Atp Finals, i tornei dello Slam e arrivare ad essere numero uno del mondo, non so se ci riuscirà già questa settimana a Torino ma lo farà presto”, dice Zugarelli all’Adnkronos.
“Quando batti Djokovic nel modo in cui lo ha battuto lui, vuol dire che ci sei. Credo gli manchi, ma è solo questione di tempo, qualcosa dal punto di vista fisico nei match tre set su cinque che possono durare anche 4-5 ore e lì abbiamo visto in passato che qualcosa ha pagato ma, ripeto, è solo questione di tempo e di allenamento e arriverà anche a vincere maratone di 5 ore”, conclude Zugarelli.