(Adnkronos) – “Siamo molto contenti di ospitare il convegno ‘International conference of Ombudsman’, che si terrà la prossima settimana presso le sale della Camera dei Deputati e che raggrupperà tutti i difensori civici d’Europa. Quello del difensore civico è un ruolo sempre più importante, soprattutto nel periodo che ha seguito la crisi pandemica e quelle energetica. Questa figura ha cercato di colmare i vuoti che talvolta si creano tra le istituzioni e i cittadini. Per questo il Consiglio regionale del Lazio ha investito e continua ad investire molto sui difensori civici, al fine di stare vicino a tutte le persone del nostro territorio che hanno problemi con i quali devono convivere nella quotidianità o che non sono appagati dalle soluzioni offerte a tali problematiche”. Così Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, a margine della giornata di presentazione dell’edizione 2023 della Conferenza dei Difensori civici mondiali, prevista a Roma dal 21 al 22 settembre.
L’obiettivo principale dell’International conference of Ombudsman, si legge nella nota di presentazione della due giorni romana, è promuovere la collaborazione internazionale e lo scambio di buone pratiche tra difensori civici provenienti da tutto il mondo, al fine di tutelare i diritti dei cittadini e garantire una governance trasparente ed equa.
“Il nostro difensore civico è stato eletto anche difensore civico di tutte le regioni d’Italia e questo è un vanto per la nostra regione – ha aggiunto Aurigemma – Sapremo fare sintesi e ci adopereremo per dotare tutti i difensori civici del nostro territorio di strumenti adeguati perché si possano affrontare le prossime sfide: dalla digitalizzazione al Pnrr fino alle tante situazioni con le quali andremo a convivere nel prossimo futuro”. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio ha quindi sottolineato che, fin dall’insediamento, il lavoro è stato quello di cercare di essere la casa dei Comuni: “vogliamo infatti portare la regione sul territorio. Alle ultime elezioni l’affluenza è stata del 40%, bisogna recuperare il restante 60% che ha scelto di non partecipare al voto perchè magari non si sentiva rappresentato dalla proposta politica. Stiamo lavorando in questo senso non solo con il difensore civico ma anche con l’amministrazione regionale”.