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Alluvione Emilia Romagna, governo stanzia 2 miliardi. Mercoledì lutto nazionale

(Adnkronos) - Alluvione in Emilia Romagna, giornata di lutto nazionale mercoledì 24 maggio 2023. Sale a 15, intanto, il numero delle vittime. L'ultima ritrovata oggi nelle acque nella zona di Belricetto a Lugo nel ravennate. Il corpo, a quanto si apprende, sarebbe stato individuato dai soccorritori subacquei di Genova e Pescara. Per fronteggiare la situazione attuale…

(Adnkronos) – Alluvione in Emilia Romagna, giornata di lutto nazionale mercoledì 24 maggio 2023. Sale a 15, intanto, il numero delle vittime. L’ultima ritrovata oggi nelle acque nella zona di Belricetto a Lugo nel ravennate. Il corpo, a quanto si apprende, sarebbe stato individuato dai soccorritori subacquei di Genova e Pescara. 

Per fronteggiare la situazione attuale il Consiglio dei ministri ha varato il ‘decreto Alluvioni’, un provvedimento da 2 miliardi con misure e risorse per far fronte all’emergenza che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna con misure che vanno dalle tasse alle bollette, dalla cassa integrazione al fondo per le imprese. “Primi interventi che consideriamo urgenti” spiega il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Questo primo provvedimento complessivamente prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione”. “Nella situazione attuale trovare 2 miliardi di euro in qualche giorno non è una cosa facile. Penso vada dato atto a tutto il governo di essersi dedicato a questa emergenza con il massimo della concentrazione, della disponibilità e della operatività possibile”. Un provvedimento, ha rimarcato il presidente del Consiglio, che offre “prime importanti risposte ai territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna”. “In passato, interventi di emergenza da 2 miliardi di euro non so se si erano visti…”, ha detto ancora. 

Il consiglio dei ministri ha dato il via libera a una serie di “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, nonché nel settore energetico”, Come si legge nel comunicato emesso alla fine del consiglio dei ministri il decreto-legge approvato prevede uno stanziamento di “oltre 2 miliardi di euro, al fine di garantire il soccorso e l’assistenza alle popolazioni e alle aziende colpite dall’alluvione e di procedere rapidamente al superamento della fase emergenziale”. 

Tra le altre misure previste ci sono “la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento, in scadenza a partire dal 1° maggio”. “La sospensione vale per gli adempimenti verso le amministrazioni pubbliche, previsti a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori coinvolti dagli eventi alluvionali, anche per conto di aziende e clienti non operanti nei territori stessi” e ancora “il differimento al 31 dicembre 2023 del termine per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari ubicate nei territori interessati, ai fini del bonus 110%”, come pure “il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’esercizio 2023 dei mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ai comuni e alle province interessati” 

Il governo ha poi deciso la “sospensione dei pagamenti delle utenze, già deliberata dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), il rinvio fino al 31 luglio 2023 delle udienze dei procedimenti civili e penali e la sospensione dei termini processuali e dei giudizi civili e penali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall’ evento alluvionale; la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto luglio 2023, dei termini nei giudizi amministrativi, contabili, militari e tributari; la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini dei procedimenti amministrativi”. 

Sul fronte delle agevolazioni per i lavoratori colpiti anche “la possibilità di accedere ad apposite prove di recupero dei concorsi per i residenti nelle zone alluvionate; l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al servizio effettivamente prestato per il personale dipendente delle pubbliche amministrazioni che non possa svolgere la prestazione lavorativa neppure attraverso la modalità agile; la sospensione, per i comuni, dei termini per la fornitura di dati richiesti per le rilevazioni previste dal programma statistico nazionale”.  

Nelle zone interessate dalle alluvioni si permette “l’entrata in vigore da subito dell’articolo 140 del nuovo Codice degli appalti, relativo alle ‘procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile’, che prevede la possibilità di “disporre l’immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità”.  

Via libera pure alla “possibilità per i lavoratori delle aziende di accedere alla Cassa integrazione emergenziale con un unico strumento, di nuova istituzione e per tutti i settori produttivi, ivi compreso quello agricolo, fino a un massimo di 90 giorni e fino a un massimo complessivo per questa fattispecie di 580 milioni di euro”, si legge ancora nel comunicato di Palazzo Chigi. 

Sul fronte del lavoro si è disposto “lo stanziamento di 298 milioni di euro per l’introduzione di un’indennità una tantum, fino a 3.000 euro, in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali”. 

Previsto anche il “differimento al 31 dicembre 2023 del termine per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari ubicate nei territori interessati” dall’alluvione, si legge nella nota, emessa a fine Cdm, “ai fini del bonus 110%”. 

Nelle misure approvate dal cdm di oggi rientra la “destinazione di 100 milioni di euro del ‘Fondo di solidarietà nazionale per interventi indennizzatori” alle imprese agricole danneggiate, con l’ampliamento della possibilità di accedere agli interventi compensativi alle produzioni e alle strutture aziendali assicurabili ma che al momento dell’evento non risultavano coperte da polizze assicurative.  

Mercoledì alle 12 è attesa, poi, nell’aula di Montecitorio l’informativa del ministro Nello Musumeci sul maltempo in Romagna.  

“Giovedì verrà la presidente von der Leyen” nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, ha detto Bonaccini. ”Ci sono 630 infrastrutture interrotte parzialmente o totalmente e alcune da ricostruire. Abbiamo fatto il punto con il ministro Salvini, ci sarà circa un miliardo di danni tra strade provinciali, statali, ferrovie e quelle comunali che devono ancora essere ancora elencate”, ha detto ancora. ”Abbiamo bisogno di misure di emergenza”, c’è ”tutto il tema del ristoro dei danni e poi ci sarà il tema della ricostruzione. Prendiamoci il tempo che serve, questo oggi – ha sottolineato il governatore – è un primo decreto, ne servirà uno per la ricostruzione”. 

”Grazie a tutti i ministri e ai componenti del governo. Grazie a Meloni per essere venuta poche ore fa nella nostra terra colpita e ferita, esattamente come lo fu 11 anni fa con il terremoto”, ha detto il presidente della Regione. 

”Qui – ha detto Bonaccini – abbiamo portato oggi con noi il sistema delle imprese, i professionisti e i sindacati. E’ un modo di lavorare che abbiamo sperimentato in questi anni e ci è stato utilissimo sia nelle fasi di pace che in quelle di guerra, penso al terremoto e che insieme alla filiera istituzionale che oggi non è qui perché i sindaci sono ancora impegnati sul territorio a dare risposte ai cittadini nell’emergenza e nella fase di ripartenza. Credo servirà come ci siamo detti l’altro giorno anche un momento specifico con tutti loro. Questo modo che abbiamo di lavorare ci ha portato a consegnare al governo nelle scorse ore un documento unitario per evitare richieste che vengano da troppe parti e che ha messo in fila alcuni pochi punti che riguardano l’emergenza e poi la della ricostruzione”. 

Il presidente francese Emmanuel Macron annuncia l’invio di aiuti in Emilia Romagna. “Quaranta militari della protezione civile e mezzi di pompaggio arrivano questa sera in Italia. Vengono a rafforzare i soccorritori do
po le inondazioni. La solidarietà è all’opera”, ha twittato Macron. 

 

 

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