(Adnkronos) – “Alfredo Cospito è un detenuto anarchico in sciopero della fame da più di 100 giorni per protestare contro il 41 bis, e l’ergastolo ostativo, a cui è sottoposto assieme ad altri 750 esseri umani. Lo accusano di aver commesso una strage più grave di quella di Capaci e via D’Amelio. Lo accusano di un attentato che però non ha causato né morti né feriti. Dicono sia il leader degli anarchici ma gli anarchici, come è noto, rifuggono capi o padrini di sorta”. E’ quanto si legge nell’appello al ministro Nordio per l’anarchico detenuto al 41 bis e in sciopero della fame da oltre cento giorni e firmato da artisti, attori e musicisti, fra cui Valerio Mastandrea, Jasmine Trinca, Michele Riondino, Paolo Calabresi, Ascanio Celestini, 99 posse.
“Per questo Alfredo ha iniziato una lotta con il suo corpo, una lotta terribile che lo sta conducendo alla morte, nella totale indifferenza di coloro che dovrebbero e potrebbero intervenire – prosegue l’appello – Il 13 gennaio il difensore di Cospito ha rivolto una richiesta al ministro per revocargli il 41 bis, il ministro ha trenta giorni per decidere, nella sua inerzia e indifferenza i giorni scorrono inesorabilmente e Alfredo potrebbe morire da un momento all’altro”.
“La lotta di Alfredo ci chiama a ragionare sul senso di umanità e di utilità delle leggi del nostro Paese, sull’evidente dismisura tra reato e pena. Per questo Alfredo Cospito è pronto a morire – si legge – Non si tratta solo di una vicenda personale o di buonismo, ma di affermare un principio. Per questo chiediamo al Ministro e alle istituzioni di intervenire prima che sia troppo tardi”.