(Adnkronos) – “Non abbiamo avanzato una richiesta formale di espulsione” di Edi Rama dal Pse, “ma posto un tema politico”. Il responsabile Esteri della segreteria Schlein, Peppe Provenzano, a Malaga per il congresso del Pse precisa così quanto riportato oggi da Repubblica. ‘Il Pd vuole Rama fuori dal Pse’, il titolo che ha animato la giornata dei dem e non è passato inosservato anche dall’altra parte dell’Adriatico. Provenzano puntualizza che la questione da porre non è l’espulsione di Rama ma il “tema politico” della compatibilità tra i principi del Pse e l’accordo sui migranti sottoscritto dall’Albania con Giorgia Meloni. Accordo che, secondo i dem, quei principi li viola.
Dalle parti del Nazareno nessuna reazione formale, ci si limita a evidenziare la precisazione di Provenzano su Repubblica. E a quanto pare è anche la spiegazione fatta arrivare al governo albanese a sentire il consigliere di Rama, Endri Fuga: “Sembra un’interpretazione errata dei media”, ha detto all’Adnkronos confidando che il ‘caso espulsione’ non avrà seguiti: al Pse ci sono “persone serie. Siamo comunque aperti a discutere con chiunque abbia una visione diversa e a spiegare perché siamo fermamente convinti dell’accordo tra i due primi ministri”.
Più tardi è lo stesso Rama ad intervenire via social e non ci va leggero col Pd. “Si è sparsa sui giornali la notizia che gli amici del Pd italiano volevano espellermi dal Pse e poi, con un certo ritardo, loro stessi hanno smentito, ma sottolineando che l’accordo che l’Albania ha fatto con il governo italiano e gravemente sbagliato su tutti i punti di vista”. Ovviamente non è così per il premier albanese che punge i dem: “Per il Pd aiutare l’Italia sui migranti non è di sinistra Pazienza”, l’affondo di Rama.
Il cortocircuito sul caso Rama ha irritato, e non poco, l’area riformista del Pd. “Siamo alla vigilia della manifestazione di sabato e non vogliamo alimentare polemiche ma su certe cose servirebbero cautela e prudenza: un conto è la critica di un accordo che è assolutamente criticabile da ogni punto di vista, un conto è parlare di espulsione…”, dice un big dell’area bonacciniana.
La vicenda ha animato anche uno scambio social tra Andrea Orlando e Pierluigi Castagnetti. “Mi pare sbagliato chiedere l’espulsione di Rama dal Pse”, scrive il presidente dei Popolari e tra i fondatori del Pd. “Perché come capo del governo collabora quello italiano? E ora che facciamo con Sanchez (per le nuove regole Ue)? Per il merito di quell’intesa (che anch’io non condivido)? Ci sarà pur diritto a opinioni diverse!”. Ribatte Orlando: “Pierluigi, non mi pare che le nuove regole dell’Ue possono essere messe sullo stesso piano di un accordo che viola diritti fondamentali. Peraltro vorrei ricordare che il compagno Rama alle ultime elezioni in Turchia ha endorsato Erdogan in competizione con partiti del Pse”.
Anche dal centrodestra c’è chi commenta come la presidente della commissione Esteri al Senato, l’azzurra Stefania Craxi: “La solita sinistra nostrana, quella del ‘tanto peggio tanto meglio’, insorge contro il patto sull’immigrazione siglato dall’Italia e dall’Albania, giungendo sul punto di proporre l’espulsione del partito del premier Edi Rama dal Pse. Se la cosa non fosse tragica, ci sarebbe da ridere”.
Provenzano, intanto, con la delegazione Pd è arrivato a Malaga per il congresso del Pse. Domani arriverà anche Elly Schlein. Non ci sarà invece il premier Rama impegnato nel Forum della Pace a Parigi.