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Si torna a scuola senza mascherine: per frequentare basterà non avere febbre

Dal 5 settembre si comincerà a tornare a scuola: i primi, come sempre, saranno gli studenti dell’Alto Adige. Ai nostri ragazzi le porte si apriranno il 13 settembre. Dopo tre anni di pandemia, quest’anno si torna a scuola senza mascherina - esclusi personale scolastico e soggetti a rischio- senza orari diversificati, senza misure di distanziamento…

Dal 5 settembre si comincerà a tornare a scuola: i primi, come sempre, saranno gli studenti dell’Alto Adige. Ai nostri ragazzi le porte si apriranno il 13 settembre.

Dopo tre anni di pandemia, quest’anno si torna a scuola senza mascherina – esclusi personale scolastico e soggetti a rischio- senza orari diversificati, senza misure di distanziamento e non è prevista didattica a distanza. Il modus operandi pare essere il seguente: se un alunno si ammalerà di Covid, rimarrà a casa come per una normale influenza.

Sono diversi i buchi neri e le preoccupazioni: presidi sanitari rimasti nel limbo, classi sovraffollate, nessun sistema di tracciamento dei contagi, organico Covid non rinnovato e la questione dei lavoratori fragili ancora irrisolta. È in questo quadro di misure sospese che il ministero ha inviato alle scuole una circolare nella quale rende noto che non emanerà una nuova pianificazione destinata all’introduzione di misure anti-Covid. Tutte le disposizioni emergenziali termineranno il 31 agosto 2022.

Le misure di prevenzione previste per poter frequentare il proprio istituto scolastico al momento sono: l’assenza di sintomi febbrili, ricambi d’aria nella aule e sanificazioni ordinarie.

Attenzione particolare è riservata alla qualità dell’aria in classe ma si prevede che l’utilizzo di strumenti di sanificazione siano introdotti solo nel caso in cui la qualità dell’aria non fosse buona.

«Il personale Ata assegnato alle scuole pugliesi risulta assolutamente insufficiente per garantire l’erogazione del servizio scolastico. Così, anche aprire gli istituti, per non parlare della gestione quotidiana degli stessi, tra qualche giorno, sarà pressoché un’impresa». Lo sottolinea Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia. «Così – spiega Verga – le scuole passeranno da un organico aggiuntivo di collaboratori scolastici pari a 3.928 unità (3.188 di organico Covid, oltre a 740 di organico in deroga), relativo all’anno scolastico appena conclusosi, ai 740 del prossimo. Si passa, così, da una media di 5,6 collaboratori scolastici per scuola (anno scolastico 2021/22) ad una media di 1,3 del prossimo anno scolastico, senza che, nei fatti, sia cambiato nulla, in quanto gli spazi da gestire saranno sempre gli stessi e le precauzioni sanitarie sicuramente non mancheranno. Una situazione allarmante che può essere superata soltanto con uno stanziamento specifico di risorse finanziarie, la cui responsabilità non può ripercuotersi sugli uffici scolastici periferici e sulle scuole».

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