Pasolini e David Bowie, ma anche i Cure e i Chemical Brothers, riecheggeranno nella notte di Melpignano a ritmo di tamburello. È il 25esimo Concertone de La Notte della Taranta, in programma domani sera, quest’anno dedicato alle contaminazioni e ai tributi, «senza tradire la tradizione – ci tiene a dire il maestro concertatore Dardust – ma proiettandola verso il futuro, anche stravolgendola in alcuni casi, ma sempre con grande rispetto».
Quindi la pizzica salentina, dopo due anni senza pubblico, torna a far ballare la piazza di Melpignano in quello che Dardust ha definito «un viaggio nello spazio e nel tempo, dal barocco, a Rossini, a Goran Bregovic, ai Chemical Brothers, Cure, Daft Punk e David Bowie». Un viaggio, cioè, nella storia della musica che accanto all’orchestra popolare della Taranta vedrà alternarsi volti del panorama pop italiano e internazionale come Samuele Bersani, Elodie, Marco Mengoni, Massimo Pericolo, Studio Murena, Kety Fusco e il super ospite Stromae, «che ha fatto del multiculturalismo il suo punto di forza» spiega Dardust.
C’era stato anche un contatto con Madonna, «ma poi è andata in vacanza in Sicilia» ha ironizzato il maestro concertatore, che su Stromae rimarca: «Un idolo per me, un game changer della contaminazione, perfetto per il concept della Taranta ma anche perfetto per come vivo io la visione creativa e sarebbe un onore lavorarci insieme».
L’ouverture sarà un assolo di tamburelli, perché «volevo che il loro suono fosse centrale» spiega Dardust. «In questo mese – continua – ho visto tutti i concerti dell’orchestra popolare, ho imparato a conoscere il potere catartico pizzica, lo scambio energia che crea con il pubblico quasi come in un rituale magico, la sua forza emotiva straordinaria e a un certo punto sono stato pizzicato anche io».
Tra i trenta brani in scaletta nella notte di Melpignano, uno rappresenta una composizione inedita, tributo a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita: una melodia scritta su tre passaggi del Canzoniere Italiano, rivisitati in chiave pizzicata con dentro fascinazioni giapponesi. E poi i tributi nascosti, di cui Dardust non vuole svelare troppi dettagli, ai grandi nomi della musica mondiale, come l’omaggio a Goran Bregovic nel brano “Stornelli”, quello ai Cure nella pizzica di Torchiarolo, con un richiamo alla canzone “Lullaby” che «parla di un ragno – spiega Dardust – e mi sembrava perfetto per la Notte della Taranta». Protagonisti del pre-Concertone saranno i Taranters e poi l’energia degli Après La Classe. A Samuele Bersani toccherà interpretare “Lu ruciu de lu mare”, «il manifesto di questa musica, cosa che mi onora particolarmente» dice il cantautore romagnolo, lanciando come provocazione l’idea della «pizzica come patrimonio Unesco, per quanta bellezza c’è in questa musica». Poi proporrà una versione «pizzicata» inedita di “Chicco e Spillo”. Mengoni canterà la canzone in griko Klama, mentre Elodie, oltre a reinterpretare il suo “Tribale”, farà ballare con la “pizzica di San Vito”. Alla Notte della Taranta torna infine Madame, nella scorsa edizione maestro concertatore e quest’anno narratrice della serata, a raccontare ancora la sua «pizzica antica e immortale».
La Notte della Taranta, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «non è un evento musicale come tutti gli altri, dove viene eseguita musica già definita, ma è un evento dove la cultura tradizionale salentina sfida altri generi musicali per sperimentare. È un evento culturale di grande profilo, una sfida che la Puglia lancia alla cultura italiana ed europea per cercare il futuro dell’espressione artistica culturale».