«Quando si è in una squadra si resta uniti. È così che ho sempre fatto e la mia storia politica lo dimostra. Quando si lotta, si lotta insieme e quando si vince, si vince insieme», così, in un videomessaggio diffuso sui propri canali social, la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, scioglie le riserve e annuncia di aver accettato la candidatura alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre nelle fila del Pd.
«Vorrei spiegarvi tante cose perché a voi sento di dover dare delle spiegazioni, perché voi siete la mia squadra. Non vi nego che sono stati giorni e notti in cui ho riflettuto, ho ragionato. Non c’è sempre una scelta giusta e una sbagliata anzi, non c’è mai», afferma Capone nel videomessaggio: «C’è una miscela di colore che nasce dall’unione del bianco e il nero, e io, in questi giorni, ero proprio lì. Quando non condividi delle scelte, quando ciò in cui credi e ciò per cui combatti non viene rispettato, cosa puoi fare? Quello che ci insegna la storia è che solo chi combatte può prendersi il lusso di rispondere a questa domanda. E io sono una combattente».
In questi giorni, prosegue la presidente del Consiglio regionale, «mi sono chiesta se sia il coraggio a spingerti a fare la scelta giusta, però, si può anche essere coraggiosi sulla spinta di una sciocca idea e qualsiasi sciocco può avere coraggio. E allora ho capito che non è il coraggio che ti spinge a fare la cosa giusta ma l’onore, e se combatti per qualcosa di importante sicuramente avrai avuto sia l’onore che il coraggio».
«Una campagna molto dura ci aspetta – continua -. Una battaglia che ci vede coinvolti come cittadini, come rappresentanti politici e come militanti democratici e progressisti, perché le destre non tornino a governare l’Italia. E quando le battaglie sono dure non si abbandona il campo, se no chi lo spiega ai soldati di Sapri? Io ho sempre vissuto la politica come servizio e la famiglia che mi ha cresciuta è stata la palestra in cui mi sono allenata prima di crearmi una mia comunità, una mia famiglia, e voi sapete te che, come in tutte le famiglie, non sempre si è d’accordo ma sempre si cresce, insieme. E il sacrifico non è mai abbastanza. La mia comunità, oggi, è quella del partito democratico: con i suoi mille difetti e i mille errori. Ma è il mio partito, che ho contribuito a fondare, e per attuarne i valori dobbiamo fare ancora tante battaglie. E allora vi chiedo: se non io e se non noi, chi? Se non ora, quando? Ora la nostra battaglia è contro le destre, e in questo senso deve concentrarsi il nostro impegno. È la nostra battaglia e come combatterla lo si decide insieme», conclude Loredana Capone.