«Non ci penso minimamente a riaprire». Quello che in tanti, tantissimi temevano ma che speravano fino all’ultimo non accadesse, è arrivato. La norcineria in piazza Cattedrale, nel cuore del centro storico di Bitonto, non alzerà più le serrande. Almeno per il momento.
Ed è lo stesso titolare a dirlo con un post su Facebook, con il quale si evince chiaramente tutta l’amarezza per i fattacci di sabato sera (solo l’ultimo, però, di una serie di episodi subiti nelle settimane precedenti), ma anche per quello successo nelle ore seguenti. Minacce di ogni genere, anche di morte, ripetutesi dopo l’accaduto. «Presto ci lasceranno soli – analizza il titolare del locale – anzi lo hanno già fatto, noi abbiamo paura ad uscire dopo tutte le minacce che abbiamo avuto. Minacce di incendio del locale, di non riaprire più il nostro ristorante, di non farci vedere per niente in giro ma la cosa più spaventosa e ignobile, minacce di morte. Il pensiero è di non dargliela vinta ma, difronte a tutto ciò, mi sa che ci sono riusciti. Temo per l’incolumità della mia famiglia ed è stato scioccante, ancora più dei calci e pugni, quando, mentre i soccorritori del 118 mi prestavano cure, quei ragazzini mi insultavano e applaudivano, godendone del mio stato e dell’accaduto. Erano in tanti veramente tanti, più della gente per bene».
Gli attestati di vicinanza (tantissimi, e non solo sui social) non sono mancati, ma la decisione, almeno per il momento, è irremovibile.
Anche perché sono proprio le minacce a fare ancora più male. «Arrivano i miei figli – racconta, invece, la moglie del titolare riferendosi a un episodio accaduto nella notte tra ieri e domenica – da una gita fuori porta (dopo quello che è successo, volevamo che si allontanassero per quello che è stato possibile) e li preleviamo da piazza Cavour per scortarli a casa. Un ragazzino in bici e una ragazza in sella, vedendoci arrivare, ci hanno apostrofato con parole impronunciabili e, per lo più, ad alta voce, tanto che i presenti si sono tutti girati».