«Sono felice. Ho appena chiamato il Ministro della Cultura Dario Franceschini che mi ha dato assicurazione che le statue di “Orfeo e le Sirene”, recuperate negli Stati Uniti, saranno restituite a Taranto per arricchire il patrimonio archeologico della Puglia». Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano a proposito della notizia della restituzione del gruppo in terracotta che rappresenta tre figure a grandezza naturale che il Getty Museum di Los Angeles restituirà all’Italia.
Le statue provengono dalla colonia magnogreca di Taranto e risalente al IV sec. A.C.
Il gruppo «è stato sequestrato in seguito a un’inchiesta penale in corso», ha spiegato all’agenzia di stampa Ansa, Matthew Bogdanos, responsabile, nell’ufficio del District Attorney, del contrasto al traffico di antichità. Le statue furono acquistate per 550 mila dollari nel 1976 dallo stesso petroliere J. P. Getty su consiglio del curatore di antichità della Villa Getty Jiri Frel.
Partiranno per Roma in settembre, dove in un primo tempo verranno esposte nel Museo dell’Arte Salvata, ha annunciato oggi il ministro della Cultura Dario Franceschini, per poi tornare a Taranto.
E proprio nel capoluogo ionico, il MArTA, Museo nazionale archeologico, si dice «pronto ad ospitare il gruppo scultoreo».
«Quando un patrimonio di così inestimabile valore torna in patria è una grande conquista civica e morale, non soltanto per l’eredità culturale che rappresenta, ma anche per la vittoria del senso della legalità e del rapporto con i territori come ci insegna la stessa Convenzione di Faro. Sarebbe pertanto auspicabile che “Orfeo e le Sirene” tornassero a casa e potessero entrare a far parte dell’esposizione permanente del MArTA», dice la direttrice Eva Degl’Innocenti. Dopo «l’esposizione romana – aggiunge – il MArTA sarebbe pronto ad ospitare il gruppo di figure in terracotta, anche in virtù del progetto in corso di nuovo allestimento espositivo che consentirebbe al gruppo scultoreo di poter recuperare il proprio contesto identitario».