Sarà, insieme a Kastriot Dermaku, la chioccia dei giallorossi. Federico Di Francesco, attaccante esterno classe 1994, è infatti uno di quei giocatori del Lecce più anziani e che hanno già familiarizzato con la serie A.
Centoventi presenze nella massima divisione, di cui ventisei nello scorso campionato, stagione condita da cinque reti. Al Lecce a titolo definitivo, per tre anni.
Quando si trattava per il suo trasferimento nel capoluogo salentino, i tifosi giallorossi gli scrivevano spronandolo a giocare nella loro squadra. Ma lui già nutriva quel proposito, perché considera meravigliosa la provincia leccese. Porto Cesareo, ha riferito il ragazzo, è un luogo di vacanza fissato nel cuore della famiglia Di Francesco.
Ieri l’attaccante si è presentato alla stampa in conferenza allo stadio “Via del Mare”. «Ero a Ferrara, ma con la testa forse ero già qui» ha riferito. Durante la scorsa stagione, alla Spal si era intristito, ha raccontato, ma all’Empoli è rinato. L’ex giallorosso Mancosu lo ha incoraggiato a vestire subito la maglia della squadra salentina. E pure suo padre, Eusebio, che, allenò i giallorossi durante la prima parte della disastrosa stagione 2011-12: «Mi aveva parlato solo bene di Lecce, perché, anche se è stata un’esperienza sportivamente parlando negativa, per quei tre, quattro mesi però lui ha un bellissimo ricordo della città, dell’ambiente».
Ha firmato per tre anni, vuole trascorrerli in serie A coi giallorossi. È reduce dalla salvezza con l’Empoli. Lo avevano dato per impresentabile nella massima divisione. «Ti salvi perdendo la metà delle partite» ha avvertito l’attaccante che costituirà il tridente del gol insieme a Ceesay e Strefezza. Negli ultimi due anni non ha interpretato il 4-3-3, ma ha sottolineato: «Sono nato esterno, ho giocato sempre sia a sinistra che a destra: non ho mai trovato grandi differenze».
Domani sera l’Inter, per la prima giornata di campionato. L’ha già incontrata. «La cosa che ti fa impressione di queste squadre sono la fisicità e la grande qualità – ha raccontato, Di Francesco -. Sono quelle partite dove parti sfavorito, però hai quella carica in più, quella voglia in più di dimostrare, e noi ce l’avremo ancora di più perché avremo uno stadio stracolmo. E quindi speriamo che questa partita arrivi presto». Il giovanotto pare non teme i vicecampioni d’Italia.