Fronteggiare gli aumenti del carrello della spesa per i consumatori sta diventando sempre più difficile. Inflazione e caro energia spingono gli utenti a cercare formule di acquisto alternative alla grande e media distribuzione dei supermercati. Tra le soluzioni più apprezzate ci sono i Gas (i gruppi di acquisto solidale), che mirano ad abbassare i costi senza rinunciare alla qualità dei prodotti, instaurando un collegamento diretto tra produttori e consumatori. Una tendenza rilevata anche da Campagna Amica della Coldiretti Puglia: gli acquisti di comunità sono aumentati nell’ultimo periodo del 23%.
Così associazioni, o semplici gruppi informali di cittadini, si organizzano per fare acquisti alimentari direttamente da piccoli produttori locali. Frutta e verdura, carne, olio e formaggi. In questo modo si spuntano prezzi vantaggiosi per tutti, grazie alla consegna di quantità importanti in un unico punto di ritiro.
Chi si rivolge ai Gas non lo fa solo per una questione economica, ma persegue una visione che è anche sociale e ambientale. Si privilegiano la stagionalità, il biologico, la riduzione degli imballaggi e la vicinanza territoriale del cibo locale. Una nicchia, seppure in aumento, che andrebbe implementata.
«La nostra rete di produttori si estende ad un massimo di 100 chilometri da Bari – spiega Francesca Covelli dell’associazione Effetto Terra-Campagneros – oltre al gruppo di acquisto solidale noi gestiamo anche un orto sociale e un mercatino. L’interesse per i Gas sul territorio c’è, ma il sistema andrebbe potenziato. Abbiamo notato che quando abbiamo possiamo organizzare i mercati dal vivo aumentano anche le richieste».
Ogni gruppo di acquisto ha propri criteri per selezionare i fornitori e individuare i modi di consegna, stabilire con il produttore un prezzo equo e scegliere cosa acquistare. Le modalità variano notevolmente e vanno dalla consegna a domicilio alla prenotazione via internet, la più diffusa è quella della distribuzione di cassette di ortofrutta preparate in anticipo.
«Il rapporto qualità prezzo resta il punto di forza di questo sistema, che è ottimo – continua Covelli – c’è la possibilità di trovare dei prodotti che sono molto particolari, ad esempio l’accortezza nel recupero dei semi “antichi”. Nella nostra rete di produttori inoltre c’è chi porta verdure di stagione, o prodotti alla giusta maturazione, che difficilmente si trovano negli altri canali della distribuzione. I consumatori toccano con mano la differenza. È questo il motivo per cui chi inizia ad acquistare in questo modo poi torna sempre una volta provato».