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Con l’addio di Calenda al centrosinistra, nuovi spiragli per il patto tra civici e Pd

La rottura fra Enrico Letta e Carlo Calenda, il leader di Azione che ieri ha strappato l’accordo firmato il 5 agosto, potrebbe aprire uno spiraglio per recuperare l’intesa fra Pd e liste civiche in Puglia. Perdere un altro “pezzo” in uno schieramento già risicato, che al momento non gode del favore dei pronostici, potrebbe spingere…

La rottura fra Enrico Letta e Carlo Calenda, il leader di Azione che ieri ha strappato l’accordo firmato il 5 agosto, potrebbe aprire uno spiraglio per recuperare l’intesa fra Pd e liste civiche in Puglia. Perdere un altro “pezzo” in uno schieramento già risicato, che al momento non gode del favore dei pronostici, potrebbe spingere il segretario dem Letta e trovare compensazioni sui territori. E, magari, riaprire negoziati chiusi forse troppo frettolosamente sui territori.
Uno di questi è quello avviato e bruscamente interrotto in Puglia dove il deputato Francesco Boccia, una settimana fa, ha sbattuto la porta in faccia ai civici di Con, Per la Puglia e Popolari, l’area politica che fa capo al governatore pugliese Michele Emiliano, negando un posto nella lista del Pd per il capo di gabinetto della Regione Claudio Stefanazzi. L’ipotesi è trovare uno spazio per quest’ultimo, braccio destro di Emiliano, ma con lievi ritocchi all’elenco dei nomi già pronto per il Senato e per la Camera. In pratica resterebbe sostanzialmente inalterata la griglia di partenza consegnata dal segretario Marco Lacarra al Nazareno.
Lo schema, al momento, prevede nei listini proporzionali la conferma al Senato di Francesco Boccia e Assuntela Messina, mentre alla Camera l’onorevole uscente Michele Bordo a Foggia, ma con maggiori certezze nel collegio foggiano per il vicepresidente della giunta regionale Raffaele Piemontese. A Bari il collega Lacarra, a Taranto Ubaldo Pagano, anche lui riconfermato, e su Lecce la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone. Il puzzle potrebbe essere ricomposto. La prima opzione, quella più caldeggiata dalla Puglia, sarebbe di spostare in un’altra regione la candidatura di Boccia, attuale capolista al Senato. Un trasferimento per certi versi “indolore” con la senatrice Messina che scalerebbe al primo posto del listino proporzionale del Senato e con Stefanazzi numero due, ma quasi certo di ottenere il seggio a Roma. Anche in Puglia, infatti, il Pd registra sondaggi molto alti, addirittura oltre il 25% e comunque attestato sulle stesse percentuali di Fratelli d’Italia.
All’operazione stanno lavorando il presidente Emiliano e il sindaco barese Antonio Decaro, decisi a far valere le ragioni dei civici per salvare l’esperienza del centrosinistra pugliese, ma anche le rispettive leadership in Puglia. Di qui l’importanza cruciale del vertice in programma nelle prossime ore fra il presidente Emiliano e il segretario Letta. L’appuntamento, in realtà, non è ancora stato fissato, ma è certo che Emiliano volerà a Roma domattina. Ad attenderlo a Roma ci sarà anche il segretario pugliese Lacarra che dovrebbe svolgere il ruolo di mediatore. La partita dovrebbe chiudersi nel giro di pochi giorni, c’è chi dice addirittura entro mercoledì sera quando si saprà se Pd e liste civiche remeranno dalla stessa parte alle politiche oppure ognuno per la sua strada.

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