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Verso il voto, in Puglia Fratelli d’Italia nel caos: anche Zullo a rischio

Spuntano le prime crepe nel centrodestra pugliese sulla questione candidature. L’algoritmo salvifico messo a punto dai guru di Silvio Berlusconi per distribuire i collegi fra i tre alleati pare non stia funzionando. Ma a rovinare il clima ci sono anche i nuovi sondaggi che mettono a rischio la spartizione dei 15 collegi uninominali. La formula…

Spuntano le prime crepe nel centrodestra pugliese sulla questione candidature. L’algoritmo salvifico messo a punto dai guru di Silvio Berlusconi per distribuire i collegi fra i tre alleati pare non stia funzionando. Ma a rovinare il clima ci sono anche i nuovi sondaggi che mettono a rischio la spartizione dei 15 collegi uninominali.

La formula prevede il 44% a Fratelli d’Italia (7 posti), il 32% alla Lega (5 posti) e il 20% a Forza Italia (3 posti) più un altro 4% ai partitini (un posto), in particolare per Noi con l’Italia, il simbolo dell’ex ministro Lupi che vedrà in Puglia la ricandidatura dell’oncologo Francesco Schittulli, ex presidente della Provincia di Bari. Ma la grana inattesa è scoppiata fra i meloniani dove di colpo sono state depennate le candidature “di massa” dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia quasi tutti inseriti nella griglia di partenza. In particolare si parlava del capogruppo Ignazio Zullo, del consigliere Nicola De Leonardis e dì Antonio Gabellone con qualche chance anche per Renato Perrini. E invece ordini supremi da Roma hanno ribaltato il quadro sacrificando tutti i regionali. Uno tsunami che ha scatenato rabbia e irritazione a stento trattenute in questa fase così delicata. La “purga” prevede il ritorno del pallino a Roma con la Meloni in persona che ha dettato la linea. Solo candidati con il “pedigree” o indicazioni provenienti direttamente da big, come per esempio Raffaele Fitto, ancora indeciso se candidarsi o meno. Fra le new entry, indicate dall’alto, potrebbe trovare spazio Anna Maria Fallucchi, imprenditrice salentina, già candidata alle regionali nel Pumo con il centrodestra con ben 6mila voti raccolti.

Anche nella Lega non mancano i problemi, stavolta legati ai sondaggi. In Puglia il simbolo è dato fra il 4 e il 5%, percentuali troppo basse per mantenere le proporzioni iniziali sulla spartizione dei posti. E così il leader Matteo Salvini sta puntando a una perequazione dei collegi fra Nord e Sud con il trasferimento in Padania dei collegi assegnati nel Mezzogiorno per blindarne la conquista. Se così sarà, la Lega in Puglia potrà riconfermare al massimo i tre uscenti: gli onorevoli Rossano Sasso, Roberto Marti e Anna Rita Tateo. Ma non ci sarà spazio per il capo di Invimit Nuccio Altieri e il consigliere comunale Fabio Romito, entrambi con le valigie in mano e un contratto di locazione per una stanza a Roma.

Buone notizie per Forza Italia. I sondaggi segnalano un’improvvisa impennata degli azzurri che in Puglia si attestano al 13%, diversi punti più del previsto. E così Berlusconi potrà confermare i quattro uscenti Francesco Sisto, Mauro D’Attis, Damiani e Michele Boccardi con l’aggiunta di altri due se non tre esponenti. Per i nuovi innesti si parla del consigliere regionale Vito De Palma e dell’unico sindaco azzurro in Puglia, quello di Apricena, Antonio Potenza.

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