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Conte ai 5 stelle pugliesi: «Chi ci dà per morti non ha capito nulla»

Parla di «idee non negoziabili», rivendicando il merito di «rispettare quanto detto ai cittadini». Poi attacca gli avversari di centrodestra e persino il campo largo del centrosinistra, dimenticando di averne fatto parte fino a qualche settimana fa a livello nazionale e di farne ancora parte in molte amministrazioni locali. Infine ribadisce che «l’unico voto utile…

Parla di «idee non negoziabili», rivendicando il merito di «rispettare quanto detto ai cittadini». Poi attacca gli avversari di centrodestra e persino il campo largo del centrosinistra, dimenticando di averne fatto parte fino a qualche settimana fa a livello nazionale e di farne ancora parte in molte amministrazioni locali. Infine ribadisce che «l’unico voto utile è quello al Movimento Cinque Stelle». In collegamento con l’assemblea regionale pugliese, Giuseppe Conte rispolvera il vecchio armamentario della lotta al sistema con l’obiettivo di tenere insieme i cocci di un partito ormai in frantumi.

Il leader pentastellato parla a circa 900 iscritti, 300 dei quali collegati da remoto, riuniti a Noicattaro. E, mentre il Movimento continua a perdere pezzi tra epurazioni e addii spontanei, Giuseppi lancia bordate agli avversari. «Non si comprende nel centrodestra quali riforme faranno – dice Conte – Litigheranno su tutto. E anche nel cosiddetto campo largo credo che non ci sia una sola misura, una sola riforma che possa mettere d’accordo tutti i suoi litigiosi protagonisti». Non manca una stilettata al governo Draghi, di cui Conte ha di fatto provocato la caduta: «Tra le priorità del M5S c’è la realizzazione dell’agenda sociale ed ecologica, quella su cui il governo Draghi non ci ha risposto, quella su cui non abbiamo ricevuto nessuna indicazione precisa, quella che ci ha portato a difendere gli interessi degli italiani più degli interessi delle istituzioni finanziarie». Di qui la conclusione: «L’unico voto utile è quello al M5S perché noi manteniamo gli impegni. Saremo ancora una volta la sorpresa di un sistema che ci dà per morti, vinti e sopraffatti. Ma chi lo fa non ha capito nulla».

Il leader pentastellato dovrà fare i conti con la regola del doppio mandato che impedirà, a chi si sia accomodato in Parlamento per due legislature, di ricandidarsi a settembre. Tra questi figurano anche i pugliesi Giuseppe Brescia, 39enne barese volontario di Emergency, e Diego De Lorenzis, 42enne leccese che è stato anche membro della Commissione Trasporti. La prospettiva, però, non sembra preoccupare il senatore Mario Turco: «Il M5S in Puglia sarà presente e ancora più forte con le nuove leve che entreranno grazie alla nostra regola del secondo mandato. Un cambio generazionale, un cambio anche di classe dirigente e politica. Faremo la lotta agli zombie e a quella politica di professione che, dopo tanti anni, ancora si ripresenta». Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore regionale Leonardo Donno: «Questo nuovo corso è stato inaugurato da diverso tempo e in realtà stavamo organizzando i territori e ci ritroviamo in campagna elettorale ma siamo pronti».

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