Torna la paura delle spaccate in città. L’altra notte due individui hanno infranto la vetrina di un negozio di antiquariato di via Melo nel tentativo di entrare e fare razzia della merce esposta. I due, che hanno agito a volto scoperto e senza l’uso di guanti, dopo aver cercato senza successo di forzare la serratura della porta principale, sono riusciti a spaccare la vetrina antisfondamento del negozio con un enorme masso di marmo. Una volta entrati si sono trovati di fronte un vecchio mobile espositivo dal quale hanno sottratto una moltitudine di oggetti in sheffield, probabilmente scambiati per argento, tra cui teiere e vassoi antichi. Il tutto è accaduto nel giro di una quarantina di minuti, dalle 3.50 alle 4.30 della notte tra giovedì e venerdì. Ad accorgersi dell’accaduto è stata una pattuglia della polizia, che ha subito allertato il 113. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri insieme agli operatori della scientifica per i rilievi del caso. A riprendere tutto sono state le telecamere di videosorveglianza del locale, che hanno ben inquadrato i volti dei due responsabili.
Secondo una prima stima il danno ammonterebbe ad almeno 10mila euro: circa cinque per la merce rubata e tra i tre e i 4mila per la riparazione della vetrina, grande quattro metri e mezzo. «È la prima volta che siamo vittime di una spaccata», dice Rossella Roncone, titolare dell’omonimo negozio, «anche se nel 2015 abbiamo subito una rapina a mano armata: a mio marito rubarono l’orologio, a me un bracciale di diamanti».
Purtroppo si tratta solo dell’ultimo episodio registrato in città. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, i casi di furti e danneggiamenti ai danni di esercizi commerciali sono stati ben 71: 54 sono stati denunciati e solo per 17 sono stati individuati i responsabili. Tra fine giugno e inizio luglio si sono registrate altre due spaccate in pieno centro: una ai danni di un negozio di parrucchiere in via Latilla (a pochi passi dalla questura) e una ai danni di un’attività di ristorazione in corso Vittorio Emanuele.
«I tempi sono duri – commenta Rossella Roncone, che questa mattina sporgerà formale denuncia – ma quando ti succedono queste cose si fanno ancora più duri. Si fa tanto per guadagnare onestamente cento euro e nel giro di pochi minuti ti ritrovi a perderne diecimila. Purtroppo siamo consapevoli che le forze dell’ordine non possono essere dappertutto in ogni momento».
A Bari «non si rileva una situazione emergenziale» ha detto qualche giorno fa la prefetta Antonia Bellomo. Proprio ieri il questore Giuseppe Bisogno ha disposto una serie di servizi straordinari finalizzati a prevenire e reprimere gli atti di illegalità e che coinvolgeranno tutte le forze di polizia, come era stato deliberato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica lo scorso 27 luglio.
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Di Roberta Marinelli19 Novembre 2024