I lavoratori Bosch di Bari hanno dato il via libera all’intesa raggiunta nei giorni scorsi a Roma tra azienda, sindacati, Mise e Regione Puglia sul futuro dello stabilimento barese, che scongiura esuberi e impegna la società sulla strada della transizione all’elettrico. L’ok dei lavoratori rende operativo l’accordo e i sindacati stanno procedendo alla firma ufficiale. “L’intesa – si legge in una nota di Fim Fiom Uilm UglM – scongiura il pericolo scaturito dalla dichiarazione aziendale di 700 esuberi e anzi contiene un impegno per il prossimo quinquennio a non chiudere e a non licenziare, ma a ricorrere solo ad ammortizzatori sociali conservativi e a uscite volontarie e incentivate. C’è anche l’impegno a procedere sulla strada della diversificazione industriale, resa necessaria per avviare la transizione tecnologica nell’ambito della sostituzione motore endotermico con quello elettrico. Attualmente infatti l’80% della produzione è difatti ancora incentrata sul diesel”. “A Bari come in gran parte del settore automotive – spiegano Gianluca Ficco e Riccardo Falcetta, segretari nazionale e di Bari della Uilm – dobbiamo affrontare la difficile sfida della transizione all’elettrico, una sfida che ha bisogno di un impegno straordinario delle istituzioni. A Governo e Regione chiediamo di aiutarci a superare i limiti del jobs act in tema di ammortizzatori sociali. Inoltre chiediamo il supporto pubblico ai processi di riconversione”. |
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Di Redazione24 Novembre 2024