(Adnkronos) – Prosegue il trend positivo dei Porti di Roma e del Lazio, come dimostrato dai dati di traffico dei primi sei mesi del 2022. In generale, per quanto riguarda il dato complessivo del network dei tre porti laziali si evidenzia un traffico merci complessivo pari a 7.315.826 tonnellate con una crescita del 20,5% rispetto al primo semestre del 2021 e del 2,6% anche rispetto al primo semestre del 2019, prima della pandemia da Covid 19.
Nello specifico, tra le varie tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono il primo semestre dell’anno con un + 27,4%, mentre le merci solide con un + 17,8%. Civitavecchia, il maggior scalo del network regionale, registra un aumento del traffico merci del 16,2% (si tratta di 5.171.176 tonnellate, in crescita del 9,6% anche rispetto al I semestre 2019, quando fece registrare 4.718.621 tonnellate), Gaeta del 3%, mentre il porto di Fiumicino, con la ripresa della movimentazione dei soli prodotti petroliferi che servono il vicino aeroporto internazionale ‘Leonardo Da Vinci’, chiude il primo semestre dell’anno con un +63,2%.
Per quanto riguarda Civitavecchia, si evidenzia una significativa crescita con riferimento a tutte le categorie merceologiche, ad eccezione delle rinfuse liquide. Le rinfuse solide, con un totale di 1.571.942 tonnellate, sono cresciute di oltre il 49% (+518.620 tons). Tra queste si segnala l’incremento del carbone (+53,1%; +426.670 tonnellate), dei prodotti metallurgici (+35,1%; +56.539), dei prodotti chimici (+13,4%; 1.150) e delle “altre rinfuse solide” (+60,8%; +42.111) mentre il segno meno riguarda soltanto i minerali grezzi che diminuiscono del 70,7% (-7.850 tons). Tra la categoria “merci in colli”, per le quali l’incremento è pari al 7,3% (+221.899 tonnellate), si evidenzia la crescita del 6,7% (+171.811 tonnellate per complessive 2.726.040 tons) del traffico Ro/Ro e del 10,3% (+47.979 tonnellate per complessive 511.909 tons) delle merci in contenitori.
Con riferimento al traffico dei container, i T.E.U., con un totale di 63.582, registrano il significativo incremento del 31,5% (+15.229), con i “pieni” che crescono del 15,4% ed i “vuoti” del 74,6%. Continua anche la ripresa del traffico dei passeggeri di linea che registra un aumento del 51,7% (+143.236) e un totale di 420.377 passeggeri. Ugualmente in crescita, del 18,5% (+51.198), la categoria “automezzi” all’interno della quale si evidenzia un sostanziale incremento della sottocategoria “autopasseggeri” (+45,3%; +36.740); in crescita anche quella dei “mezzi pesanti” (+5,6%; +6.884).
Ma i numeri più significativi in termini di crescita di traffico passeggeri riguardano il comparto delle crociere che, movimentando un totale di 630.697 crocieristi nei primi sei mesi del 2022, ha fatto registrare un incremento pari al 739,4% e 555.564 crocieristi in più che sono transitati nel porto di Roma.
Per quanto riguarda il porto di Gaeta, gli aumenti più significativi si sono registrati con riferimento alle merci solide (+12,7%; +38.206 tons), sia “merci varie in colli” che “rinfuse”. Le prime, con un totale di 21.612 tonnellate, hanno fatto registrare un incremento di oltre il 100% (+10.865 tons), mentre tra le seconde si segnalano gli incrementi dei “prodotti chimici” (+109,5%; +3.920 tons), dei “minerali grezzi, cementi e calci” (+31,1%; +35.359 tons) e dei “prodotti metallurgici…” (+4,5%; +1.651 tons).
I dati semestrali del network soddisfano il presidente dell’AdSP Pino Musolino che sottolinea come “i numeri di questi primi sei mesi del 2022 sono il risultato del lavoro che, passo dopo passo e con grande entusiasmo, stiamo portando avanti. Il trend positivo dei porti del network, iniziato già lo scorso anno, è il risultato di un impegno costante e, soprattutto, della volontà di crescere come sistema portuale puntando sulle potenzialità di ciascun porto”.
“L’ aumento di oltre il 20% del tonnellaggio complessivo dei traffici del network rispetto ai primi sei mesi del 2021 – continua Musolino – indica chiaramente che stiamo procedendo sulla strada giusta. E con ciò, mi preme sottolineare l’inversione di tendenza, rispetto al recente passato, che si registra nel settore dei container”.