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Ventinove anni dopo è ancora 3-1, il Bari batte il Taranto ed è campione d’inverno

Missione compiuta: il Bari gestisce bene l’emotività del derby, batte il Taranto e raccoglie i punti necessari per proseguire la propria fuga solitaria in vetta alla classifica, portando a otto i punti di vantaggio sul prossimo avversario, il Palermo, raggiunto al secondo posto dalla Turris (roboante 5-0 sul Messina) dopo la sconfitta in casa del…

Missione compiuta: il Bari gestisce bene l’emotività del derby, batte il Taranto e raccoglie i punti necessari per proseguire la propria fuga solitaria in vetta alla classifica, portando a otto i punti di vantaggio sul prossimo avversario, il Palermo, raggiunto al secondo posto dalla Turris (roboante 5-0 sul Messina) dopo la sconfitta in casa del Catania.

Il primo pericolo della gara per la porta difesa da Chiorra arriva al 5’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Botta: la palla giunge sul destro di Celiento, che da pochi passi col piattone calcia a lato. Passano nove minuti e il Bari è in vantaggio. Paponi si guadagna una punizione dai 20 metri, alla battuta va Pucino. La battuta a giro del terzino sovrasta la barriera e finisce in rete alla destra dell’estremo difensore ospite. 
Il canovaccio della partita cambia. Il Taranto, che prima aspettava gli avversari per provare a ripartire in contropiede, alza il proprio baricentro e trova la conclusione verso la porta al 28’ con Labriola, con la sfera che finisce lentamente sul fondo.  La squadra di Mignani trova più spazi, ma pecca in più occasioni nell’ultimo passaggio. 
Al 34’ una bella incursione di Maita procura ai biancorossi un altro calcio di punizione, stavolta dai 25 metri. Alla battuta va di nuovo Pucino e impegna Chiorra con una gran botta, che il portiere devia in corner. Passano tre minuti e la palla del raddoppio arriverebbe sui piedi di Mazzotta: il Bari parte in contropiede e Paponi, all’altezza del centrocampo, vede con la coda dell’occhio l’inserimento dall’altra parte del terzino, che però al limite dell’area sbaglia il controllo e consegna di fatto la sfera all’estremo difensore rossoblù. 
È un buon momento per i padroni di casa, che cercano il secondo gol con insistenza. Al 40’ ci prova Maita, ma il suo tiro da fuori finisce alto. A trovare la via della rete, due minuti dopo, è Botta, che sfrutta un velo prezioso di Antenucci su assist di Maita e calcia col sinistro dal limite, trovando la deviazione di Granata e il 2-0 e chiudendo di fatto la prima frazione di gioco.
Nel secondo tempo il Taranto parte con un altro spirito. Nei primi quattro minuti Marsili cerca il gol direttamente dalla bandierina, ma Frattali è attento e la devia in angolo. Il capitano rossoblù ci riprova, trovando ancora la respinta del portiere. Al 56’ arriva il primo squillo della ripresa per i biancorossi, con il tiro da fuori area di D’Errico: palla alta.
Al 60’ la squadra di Mignani trova il 3-0. Azione insistita di Paponi, che porta palla in area centralmente e con la coda dell’occhio vede l’inserimento di Antenucci sulla destra. Il capitano ha tutto il tempo per prendere la mira e far partire un diagonale che bacia il palo e finisce in rete. Per i padroni di casa la partita si mette in discesa. 
Al 72’ il Taranto trova la via del gol. Celiento travolge Giovinco in area e Maranesi concede il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Saraniti, che si fa respingere la conclusione da Frattali. Sulla sfera arriva però lesto Giovinco, che insacca. 
Il Bari riprende il pallino del gioco e si riversa in attacco. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al 76’ è Maita a cercare il tiro da fuori, ma Chiorra devia in corner. Due minuti dopo Cheddira ruba palla a Zullo, scambia nello stretto con Antenucci e calcia, ma trova la respinta del portiere. Sessanta secondi dopo ci prova dal limite lo stesso numero 7, tirando la palla alta sopra la traversa.
All’83’ è Giovinco a provare la conclusione dal limite, ma il suo tiro centrale è facile preda di Frattali. Sul capovolgimento di fronte è invece Cheddira a tentare la botta da fuori: Chiorra la blocca in due tempi. Tre minuti dopo ancora un tentativo dalla distanza per il Bari, ad opera di Di Gennaro, subentrato nel frattempo a Botta: palla alta.
È l’ultima emozione del derby, che per uno strano scherzo del destino termina con lo stesso risultato dell’ultimo precedente, disputato 29 anni fa, e incorona il Bari campione d’inverno con una giornata d’anticipo. Il Taranto incassa una sconfitta sonora, portando a casa la magra consolazione della buona reazione avuta dopo il 3-0.
Bari (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Celiento, Terranova, Mazzotta; Mallamo (79’ Scavone), Maita (79’ Bianco), D’Errico (89’ Gigliotti); Botta (69’ Di Gennaro); Paponi (69’ Cheddira), Antenucci (C). A disp.: Polverino, Gigliotti, Simeri, Citro, De Risio, Lollo, Belli, Ricci. All.: M. MignaniTaranto (3-5-2): Chiorra; Benassai, Zullo, Granata; De Maria (65’ Versienti), Labriola (65’ Bellocq), Marsili (C), Civilleri (77’ Santarpia), Mastromonaco; Saraniti, Giovinco (87’ Pacilli). A disp.: Antonino, Zecchino, Tomassini, Falcone, Cannavaro, Italeng. All.: G. LaterzaArbitro: Maranesi di CiampinoReti: 14’ Pucino (B), 42’ Botta (B), 60’ Antenucci (B), 74’ Giovinco (T)Note:Angoli: 5-4. Ammoniti: 31’ Giovinco (T), 41’ Granata (T), 46’ Marsili (T), 72’ Celiento (B), 86’ Zullo (T), 92’ Pacilli (T)Recupero: 1’ p.t., 5’ s.t.Spettatori: 11024

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