Un cittadino albanese di 49 anni, H.A. le sue iniziali, residente a Galatina, avrebbe intrapreso, nel corso del tempo, un percorso di radicalizzazione, maturando una profonda adesione alle ideologie estremiste islamiche denotando un cambiamento radicale nel modo di vivere.
È quanto hanno accertato gli agenti della Digos della Questura di Lecce che, su richiesta della Dda, hanno posto l’uomo agli arresti domiciliari con le accuse di istigazione a delinquere e apologia con finalità di terrorismo.
L’indagine, coordinata dal servizio per il contrasto all’Estremismo e Terrorismo esterno della direzione centrale della polizia di Prevenzione, ha preso avvio nel 2018 a seguito di una segnalazione del comparto intelligence. Le attività tecniche avrebbero fatto emergere, fra le altre cose, come l’albanese avesse maturato una profonda avversione per le leggi italiane e lo stile di vita occidentale e che sarebbe stato impegnato a diffondere nel web numerosi contenuti di propaganda jihadista, tra cui foto che lo ritraevano con il vessillo dell’Isis, e avrebbe intrattenuto nel contempo rapporti con elementi di rilievo del terrorismo internazionale già emersi in indagini di settore condotte all’estero.
Durante l’operazione, che ha portato anche all’arresto di un 29enne italiano estraneo agli ambienti del radicalismo islamico per detenzione illegale di arma da fuoco e reati inerenti agli stupefacenti, è stato sequestrato materiale informatico su cui verranno effettuati ulteriori approfondimenti investigativi.