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Puglia, legge contro l’omotransfobia: «Coraggio, passiamo ai fatti»

«Non ci sono vizi di costituzionalità sulla legge contro l’omotransfobia in particolare sui programmi formativi delle scuole, basterebbe solo avere coraggio e passare dalle parole ai fatti quando si vota in aula attuando». Queste le parole sferzanti pronunciate in commissione regionale della consigliera per l’attuazione del programma regionale Titti De Simone a difesa della proposta…

«Non ci sono vizi di costituzionalità sulla legge contro l’omotransfobia in particolare sui programmi formativi delle scuole, basterebbe solo avere coraggio e passare dalle parole ai fatti quando si vota in aula attuando». Queste le parole sferzanti pronunciate in commissione regionale della consigliera per l’attuazione del programma regionale Titti De Simone a difesa della proposta di legge –uno dei punti del programma del governatore Emiliano- in favore della parità di trattamento verso gay, lesbiche, transgender o persone con diverso orientamento sessuale.

Un altro tassello di un dibattito che continua a dividere i partiti toccando in modo trasversale le sensibilità dei singoli consiglieri. Ieri la commissione ha ascoltato un’altra delegazione di associazioni fra cui quelle a tutela dei diritti Lgbti, delle federazioni di ispirazione cristiana e movimenti cattolici e studiosi della cultura delle differenze.

I destinatari della norma hanno salutato con entusiasmo il tenore del testo sollecitando una rapidissima approvazione per cancellare la vergogna della passata legislatura che non riuscì a licenziare il testo presentato inutilmente oltre 30 volte al consiglio. «I nostri figli sono parte del mondo, non un mondo a parte», ha detto Gianfranca Saracino, presidente Agedo Lecce, l’associazione dei Genitori di ragazze e ragazzi omosessuali e transgender. Aggiungendo un appello: «vi chiediamo di rimuovere ogni forma di ignoranza e discriminazione di cui sono vittime, partendo dalle famiglie che non sempre hanno gli strumenti per affrontare adeguatamente le situazioni. Ecco perché questa legge non è solo importante, ma necessaria».

Ma l’urgenza è dettata anche dallo straordinario aumento di casi di omofobia, ben 191 in Italia da aprile a maggio 2022, con due omicidi e cinque suicidi, di cui due sventati. Il segnale di un malessere che chiede tutela dei diritti e pari opportunità per valorizzare le differenze, prevenire e contrastare le discriminazioni, il bullismo e il cyber-bullismo. Uno schiaffo agli stereotipi e ai pregiudizi motivati da orientamento sessuale, identità di genere o variazioni nelle caratteristiche di sesso.

Dal fronte dei movimenti e associazioni cattoliche, invece, è giunto l’invito a focalizzare l’attenzione sulla discriminazione nel senso generale del termine, considerando di contro discriminante l’attenzione posta solo verso le differenze provenienti dall’orientamento sessuale. Ora si attende l’esame del testo da parte delle commissioni Sanità e Cultura prima della discussione finale in Consiglio.

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