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Hannappel (Pmi): ‘Nostra innovazione ha capitale produttiva e operativa in Italia’

(Adnkronos) - "E' un percorso che parte dieci anni fa e con orgoglio posso dire che siamo stati pionieri nella creazione di una filiera integrata con un accordo verticale con Coldiretti. Grazie a questo accordo si è creata una filiera agricola in aggiunta a quella industriale. Quando si è dovuto scegliere tra Italia e Germania…

(Adnkronos) – “E’ un percorso che parte dieci anni fa e con orgoglio posso dire che siamo stati pionieri nella creazione di una filiera integrata con un accordo verticale con Coldiretti. Grazie a questo accordo si è creata una filiera agricola in aggiunta a quella industriale. Quando si è dovuto scegliere tra Italia e Germania per la creazione da parte di Philip morris di prodotti di nuova generazione è stata scelta l’Italia perchè aveva una filiera agricola, aveva delle eccellenze in ambito di meccatronica, e così a Bologna è nata la più grande fabbrica che abbiamo fatto negli ultimi 20 anni, la più grande di Philip Morris al mondo, e quella che ha portato un prodotto antico, le sigarette, ad avere un successore dietro cui c’è tanta innovazione e scienza, con 8 miliardi di investimento in ricerca e sviluppo. Ma questa innovazione ha la capitale produttiva e operativa in Italia”. Lo ha detto Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia intervenendo a Palazzo Rospigliosi per la sigla tra Coldiretti e Philip Morris Italia dell’accordo annuale di filiera sul tabacco. 

“In Italia -ha continuato Hannappel- acquistiamo il tabacco da Coldiretti, da mille coltivatori, che generano una fabbrica che è costata un miliardo e 100 milioni quando è stata creata ma che ogni anno produce acquisizione di personale, sviluppa nuovi macchinari e investimenti aggiuntivi. Come il 26 ottobre scorso con l’inaugurazione del centro di eccellenza industriale mondiale di Philip Morris. Quindi in Italia non solo produciamo il prodotto finito ma anche le fabbriche che Philip Morris fa nel mondo e le rendiamo sostenibili. Tutto viene gestito attraverso gli ingegneri di questo centro. E che sempre di più avrà possibilità di crescere e diventare come la fabbrica di Bologna, dove lavoreranno centinaia di persone. Già ve ne lavorano 300 ma il piano è di diventare ancora più grand in ambito industriale”, ha aggiunto ancora.  

“Questo rapporto, dalla foglia di tabacco dei mille coltivatori di Coldiretti, ha portato a un investimento di un miliardo e 100 milioni per la fabbrica ma anche a un investimento da 600 milioni in tre anni che abbiamo presentato l’anno scorso per la creazione delle fabbriche del futuro e per la riorganizzazione di tutte le fabbriche abbiamo nel mondo”, ha concluso.  

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