(Adnkronos) – Il covid corre in tutta Europa. “Non c’è dubbio che la pandemia non è ancora finita e non è il momento di rilassarsi, perché ci sono ancora molti individui a rischio di malattia grave”, afferma la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon, insistendo sulla necessità di accelerare i tempi sulla quarta dose di vaccino agli over 60.
Nelle ultime “tre settimane” in Europa “abbiamo osservato un aumento delle notifiche dei casi e dei ricoveri” per Covid-19 e “prevediamo che entro fine mese Omicron Ba.5 sarà la variante dominante nella maggior parte dei Paesi Ue. Ciò che vediamo ora segnala l’inizio di una nuova ondata diffusa di Covid-19 nell’Ue, simile a quella che ha visto il Portogallo qualche tempo fa”, ha detto Ammon, in audizione alla commissione speciale sulla pandemia di Covid-19 del Parlamento europeo, a Bruxelles.
“Non c’è dubbio – ha aggiunto – che la pandemia non è ancora finita e non è il momento di rilassarsi, perché ci sono ancora molti individui a rischio di malattia grave. Ricordo che lo scopo delle vaccinazioni è quello di evitare la malattia grave e la morte”, conclude.
Anche se organizzare una campagna vaccinale per somministrare la quarta dose di vaccino anti-Covid agli ultrasessantenni e ai più vulnerabili in piena estate richiede “qualche sforzo”, ne vale la pena, specie per i Paesi in cui l’ondata provocata da Omicron Ba.5 sta iniziando o è in fase ascendente, perché a settembre, quando si sarà raggiunto il “picco” pandemico, l’impatto del booster sarebbe “minore”, ha quindi spiegato la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon.
“Vediamo che i vaccini disponibili sono ancora efficaci contro la malattia grave – ha affermato ancora Ammon – per questo con l’Ema abbiamo consigliato” di somministrare un “secondo booster” agli ultrasessantenni e ai soggetti fragili “per evitare un numero significativo di ricoveri e morti da Covid-19. Questo è particolarmente rilevante per i Paesi nei quali l’ondata di Ba.5 sta iniziando o è in fase ascendente. Abbiamo visto che molti Paesi si preparavano per la campagna vaccinale un po’ più tardi, in settembre. Richiederà qualche sforzo organizzare una campagna immediata, ma è ora il momento di farla, perché a settembre la maggior parte dei Paesi saranno al picco o oltre e quindi l’impatto del booster sarà minore”, ha precisato.
Mentre per quanto riguarda la somministrazione di una quarta dose di vaccino anti-Covid per gli ultrasessantenni e le persone dal quadro clinico fragile è consigliata già quest’estate, “i dati disponibili non indicano che per le persone sotto i 60 anni e non a rischio di contrarre la malattia in forma grave ci sia un vantaggio nel fare un secondo booster ora”.