Il Lecce 2022/2023 inizia a prendere forma, sistemato il reparto offensivo, almeno secondo quanto dice il Ds Pantaleo Corvino che, sappiamo bene, spesso si diverte a depistare per poi assestare il colpo decisivo all’improvviso, con gli arrivi di Ceesay e Colombo, che tanto bene hanno figurato nell’amichevole vinta 7 a 0 contro il Rovereto, ora c’è da sistemare il resto dei reparti.
Per la porta, archiviato ormai il ricordo di Gabriel, numero 1 decisivo nella stagione appena passata per il trionfo nella serie cadetta, i giallorossi hanno contatti ben avviati con un ex golden boy del nostro calcio. Si tratta di Simone Scuffet, classe 96, che tanto bene aveva fatto sperare all’Udinese appena diciottenne per poi perdersi un po’ e girare in prestito per l’Italia e l’Europa. Corvino, come spesso gli è accaduto in passato, vuole provare a puntare sull’orgoglio del ragazzo, quest’anno all’Apoel Nicosia a Cipro, per provare almeno parzialmente a riscattarsi.
Per il reparto difensivo invece il colpo ad effetto è cosa fatta. Il baluardo difensivo del Lecce in Serie A sarà Nikola Maksimovic, Il 31enne, in uscita dal Genoa, guadagna però 1,5 milioni all’anno con un contratto in essere fino al 2025. I giallorossi al momento coprirebbero un terzo dell’ingaggio, mentre il resto sarà corrisposto dai liguri.
Per la fascia destra, invece, il prescelto sembra essere il classe ’96 Federico Baschirotto, quest’anno in forza all’Ascoli, che passerà al Lecce in uno scambio che invece vedrà fare il percorso contrario al parietà Lorenco Šimić, arrivato a gennaio dai polacchi dello Zaglebie Lubin e che mai ha trovato spazio con Baroni.
Per il centrocampo invece, non tramonta del tutto l’idea Ferguson anche se per il mediano dell’Aberdeen tanto chiacchierato nelle scorse settimana si è prepotentemente proposto il Bologna. I felsinei sembrano squadra più gradita al ragazzo scozzese che però non ha ancora detto di sì ufficialmente, Corvino probabilmente proverà un ultimo rilancio, anche se, come sappiamo, il Lecce non ha nessuna intenzione di partecipare ad aste al rialzo.
Infine, capitolo partenze, o meglio, permanenze. Corvino, Trinchera e Sticchi-Damiani faranno il possibile per trattenere i pezzi più pregiati. Se Coda ha deciso di cambiare lidi, Strefezza, Hegason e Hjulmand, per la società, devono continuare a far parte della rosa anche in Serie A. La volontà c’è, a meno di sirene