L’intersindacale pugliese, composta da Cgil medici, Smi, Snami, Simet e Ugs medici, ha scritto ai prefetti pugliesi per segnalare «le gravi carenze di organico che affliggono il Sistema sanitario regionale, carenze alle quali si è provveduto e si provvede con iniziative estemporanee o di breve periodo, prevalentemente attraverso lo spostamento dei Dirigenti medici tra reparti, restando la coperta sempre corta».
«Tali misure – avvertono – non risolvono le esigenze del paziente sebbene espongono il personale medico a gravi pericoli per la propria incolumità e lo trasformano nel destinatario ultimo dell’insoddisfazione popolare derivante da altrui scelte di politica sanitaria, subite e non partecipate. Ciò pone un problema di ordine pubblico».
«Detti pericoli – evidenziano ancora i sindacati medici – come testimoniano recenti episodi di cronaca, si stanno con sempre maggiore frequenza materializzando. È di pochi giorni la notizia riportata da numerosi organi di stampa e televisivi dell’aggressione subita da un medico del “Moscati” di Taranto».
Inoltre, i sindacati lamentano anche che «con l’avvio della nuova stagione estiva resta drammatica la condizione dei professionisti convenzionati che lavorano nella Continuità assistenziale e nel servizio di Emergenza-Urgenza 118, poiché il sottodimensionamento degli organici impedisce un’efficiente risposta sanitaria». Quindi, chiedono un «tavolo di confronto».