Il tema della sicurezza continua a destare preoccupazione: una escalation di microcriminalità che ha visto solo domenica scorsa due furti in pieno giorno nella centralissima via Sparano. Non si fermano nemmeno i furti con “spaccata” in notturna e gli episodi di aggressioni e mala movida. «La situazione delle aggressioni era migliorata ultimamente – racconta Alba Nardone, del gruppo BulliStop – dopo l’aggressione omofoba al parco Rossani penso che ci sia un aumento della violenza, non sono più solo baby gang».
I commercianti invece sono esasperati. «Da parte nostra il problema è stato sviscerato più volte da quando sono iniziati i furti con spaccata. – commenta Vito Scalera della Fipe-Confcommercio – Si continuano a tenere vertici in Prefettura ma alla fine dei conti non cambia nulla. Sono iniziative che lasciano il tempo che trovano. Il rischio è che peggiori una situazione di crisi che va avanti già da tempo». Nessun confronto da parte delle istituzioni è stato invece chiesto con gli esercenti e i presidenti delle diverse categorie di settore. Anche perché più volte è stato ribadito che non esiste un’emergenza sicurezza e che i numeri non sono tali da preoccupare. «Che non ci sia emergenza dovrebbero dirlo a chi ha subito più di un furto dall’inizio dell’anno – aggiunge Vito Scalera – Purtroppo la percezione dietro una scrivania è diversa rispetto a quando si sta sul campo».
La Fipe-Confcommercio aveva già proposto all’amministrazione comunale di incontrarsi per capire come contrastare il fenomeno, appello che però non è stato colto. «Non abbiamo soluzioni pronte nemmeno noi – spiega Scalera – ma, per esempio, saremmo disposti a dividere con il Comune la spesa per implementare i sistemi di sicurezza, telecamere di video sorveglianza e impianti di illuminazione. Questi si sono rivelati dei deterrenti efficaci in più di un caso, anche in considerazione del cambiamento nelle modalità dei furti rispetto a qualche anno fa».
Oggi chi si introduce all’interno di un negozio lo fa per pochi minuti. «Le spaccate sono diventate dei furti mordi e fuggi. Sono eseguiti da gente che sa come si muovono le pattuglie, e agiscono in massimo 10-15 minuti. Puntano a compiere più effrazioni nel corso di una serata e così si assicurano il guadagno facile senza troppo sforzo. Anche quando li prendono non cambia molto perché sanno che saranno fuori in poco tempo. Non è un caso che negli ultimi mesi sono pochissimi i fermati».