Il 6 Luglio, a Matera, si inaugura la “Summer School La critica cinematografica”, in programma presso la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi. L’appuntamento rappresenta il primo importante evento formativo e culturale che apre la strada all’attività della neo Scuola “Ombre Meridiane”, polo didattico stabile attivato dalla Fondazione Zétema di Matera, dedicato al cinema, all’audiovisivo e alla cultura delle immagini. L’ideazione è a cura di Ivan Moliterni e Mariangela Tantone
Come nasce l’idea della Summer School sul cinema e sul ruolo della critica cinematografica nel mondo contemporaneo?
Ivan Moliterni
«L’approfondimento legato al cinema, alla critica e al ruolo delle immagini nella realtà contemporanea nasce dalla nostra esperienza professionale nel settore, che ci ha spinto a coltivare anche nella nostra città progetti educativi e formativi nei quali emergesse la centralità del cinema e della critica non come fatti superficiali o di intrattenimento, ma come oggetti di studio e decodifica consapevole del mondo e del sé. In questa direzione si è sviluppato anche il pensiero alla base della progettazione della nascente Scuola Ombre Meridiane, polo didattico stabile dedicato al cinema, all’audiovisivo e alla cultura delle immagini attivato come start-up dalla Fondazione Zétema di Matera. Inoltre, sul piano progettuale, la Summer School “La critica cinematografica” nasce dall’alleanza della Scuola Ombre Meridiane con la rivista «Fata Morgana Web» e con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento. Dopo le edizioni di Lecce, quest’anno approda a Matera, anche in virtù del prezioso contributo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania».
Perché proprio a Matera? Quale sarà l’approccio con il territorio?
Mariangela Tantone
«Matera ha sempre mostrato chiaramente il forte legame che la unisce al cinema sin dalla fine degli anni ’40. Matera è un set senza confini, capace di adattarsi a tutti i linguaggi visivi, e capace di catalizzare energie creative, trasformandosi in luogo attrattivo per produzioni nazionali e internazionali, in cui il cinema e l’audiovisivo, sia a livello autoriale sia sul piano commerciale, rappresentano un fattore di sviluppo e di crescita.Il progetto della Summer School dialoga col territorio e lo coinvolge, soprattutto durante gli eventi serali di presentazioni delle migliori pubblicazioni di settore, in cui si apre alla comunità. Un bel modo per condividere suggestioni e riflessioni sul cinema e sulla critica. L’iniziativa ha anche coinvolto operatori del settore dell’accoglienza e altri stakeholders locali (sponsor e fornitori), tutti fondamentali, tutti sensibili al valore del progetto. Un approccio, dunque, che include e che dialoga, aperto al confronto e alla condivisione».
Quale il valore aggiunto per i partecipanti? Che esperienze devono aspettarsi?
Ivan Moliterni
«I partecipanti saranno impegnati in lezioni frontali con docenti provenienti da tutta Italia, ciascuno coinvolto nell’approfondimento di un particolare aspetto dello studio del cinema, della critica della cultura visuale contemporanea. A questi momenti si affiancherà una parte laboratoriale durante la quale i partecipanti, sotto il coordinamento dei docenti-tutor (i redattori della rivista «Fata Morgana Web»), applicheranno conoscenze e competenze sulla critica praticata in ambienti digitali, per non perdere di vista né le ricadute concrete del lavoro teorico né l’universo attuale che aggiunge strumenti innovativi ai canali tradizionali. Il confronto con docenti e professionisti del settore rappresenterà, per i ragazzi iscritti, un valore aggiunto e un’opportunità fondamentale sia per acquisire competenze nuove sia per esercitarsi nello studio e nella pratica critica.
Ecco perché la Summer School, esattamente come i progetti educativi della Scuola Ombre Meridiane, intende realizzare un lavoro di profondità di teoria praticata e di cantiere creativo in un impegno sicuramente più di lungo termine, ma forse anche per questo motivo più gratificante».
Guido Tortorelli