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«Dopo il lavoro di mio padre, adesso tocca a me»

“Riscossa” come rivincita, come chi, dalle ceneri della guerra guarda avanti con entusiasmo e crea qualcosa di buono. Il pastificio, uno dei marchi più noti della Puglia, ha compiuto centoventi anni, una passione che affonda le sue radici in una brillante intuizione, in una terra dove il grano è baciato dal sole. A spiegare come…

“Riscossa” come rivincita, come chi, dalle ceneri della guerra guarda avanti con entusiasmo e crea qualcosa di buono. Il pastificio, uno dei marchi più noti della Puglia, ha compiuto centoventi anni, una passione che affonda le sue radici in una brillante intuizione, in una terra dove il grano è baciato dal sole.

A spiegare come si è arrivati fin qui e con quanta dedizione si lavora in un progetto così audace è Margherita Mastromauro, rispettivamente nipote e figlia di Leonardo e dell’omonimo “Cavalier” Leonardo. «Si – conferma l’imprenditrice impegnata sul campo ormai da 27 anni – l’azienda, con sede a Corato, è stata creata dal mio bisnonno nel lontano 1902 e ora, dopo il lavoro di mio padre, tocca a me, con impegno e dedizione, portarla avanti». Margherita però non è la classica management attirata dalla solida ditta di famiglia; vale la pena raccontare la sua storia. Lei, classe 69, ha un valore aggiunto, a conferma di una quarta generazione pronta e cambiar le cose in prospettiva. Con la sua passione per le lingue e la sua laurea in Scienze Politiche con indirizzo economico e internazionale conseguita a Bari, ha girato poi per il mondo: Stati Uniti, Francia, Scozia e tanti altri Paesi. Ha frequentato un master alla Luiss, a Roma ma in questo lusinghiero curriculum c’è da aggiungere un’esperienza straordinaria, dal 2008 al 2013, per una legislatura, si è dedica con molto entusiasmo al ruolo di parlamentare nel Pd. Un impegno che le ha allargato la mente e che le ha fatto capire l’importanza della politica e ancor di più il vantaggio e la qualità delle relazioni umane; indispensabile strumento per una crescita intellettiva.
«Volevo intraprendere la carriera diplomatica, mi sono allontanata dalla Puglia e dalla famiglia per guardare altre realtà. Quella in Parlamento è stata un’esperienza travolgente e formativa. Poi, il forte richiamo della terra d’origine e la richiesta di mio padre di collaborare in azienda mi ha riportata al pastificio, alle mie radici. Un passo decisivo e che mi riempie di gioia ma anche di grande responsabilità». Oggi Margherita, madre di una bimba di 11 anni, ha messo a disposizione dell’azienda la sua formazione culturale e ha a che fare, come presidente della “Riscossa” ormai dal 2020, con numeri, operai, sindacati, mulini, fabbrica e operazioni di rebranding.
Un impegno non sempre facile, un lavoro per mantenere sempre vivo quel logo dove spicca, come un punto fermo della nostra tradizione culinaria pugliese, uno splendido sole, il grano maturo e una bella mietitrice. Una realtà sana quella della Mastromauro, ma che deve anche affrontare e lottare ogni giorno contro problematiche socioeconomiche come l’incremento dei prezzi della materia prima, dell’energia e del gas. «C’è l’inflazione a livello internazionale – precisa – e il tutto è stato voluto dai singoli Stati, a mio parare. In difficoltà e a rischio, in questo periodo storico, sono tanti settori ma quello manifatturiero lo è ancora di più perché è legato ai problemi dell’energia. E’ come se ci avessero aumentato le imposte e avessero messo in ginocchio l’economia. Rispetto a questa situazione mi fa specie il silenzio di tanti rappresentanti dei consumatori». Per la lucida visione dell’imprenditrice pugliese sono necessari interventi forti, urgenti: in particolare suggerisce alcune soluzioni per uscire dal tunnel.
«La distribuzione sta aumentando i prezzi ma non abbastanza. Bisogna colmare il costo energetico. Ora per assurdo, più produciamo e più consumiamo. Dovrebbero risarcire il costo dell’energia e del gas. Non solo, è necessario importare dall’estero per incrementare la produzione di pasta di qualità». Margherita, con la sua voce pacata e dolce, fa una fotografia dello stato attuale e lancia input per arginare una crisi di interi settori. Nello stesso tempo, forte di una preparazione a tutto tondo, ha obiettivi ambiziosi.
«Vogliamo inaugurare per esempio la linea “Premium” (alta qualità) con una filiera corta certificata, totalmente italiana e anche una “limited edition” ricca di particolari e che sarà dedicata a questo anniversario. E’ pronto un piano di investimenti che mira a migliorare sempre di più la qualità e la varietà dell’offerta e nello stesso tempo punta all’efficienza». Non c’è dubbio: è una carriera due volte insolita per le sue tappe e perché protagonista è una donna della nostra terra, vincitrice nel 2006 del prestigioso premio Mela d’Oro della Fondazione Bellisario; mettere insieme la politica, la diplomazia e l’imprenditoria sono tre strade diverse su un itinerario che Margherita ha saputo percorrere con il suo passo veloce, saggio e produttivo in un modo che fa onore ad una energia tutta femminile e meridionale.

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