Si è conclusa ieri, presso il salone dell’episcopio di piazza Dumo a Lecce, la seconda giornata relativa al convegno “Sant’Oronzo: storia, letteratura, arte”.
A distanza di duemila anni dalla nascita dal primo vescovo di Lecce, illustri relatori hanno argomentato in merito alla “questione oronziana” che, dopo decenni di stallo, in questi ultimi tempi, è divenuta sempre più sentita a livello regionale e continua ad affascinare numerosi studiosi pugliesi.
L’evento rientrava nell’ambito degli appuntamenti previsti per il “Giubileo Oronziano” e ha visto la presenza anche delle massime autorità civili e religiose del territorio.
Ad averlo organizzato è stata la diocesi di Lecce, in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali dell’Università del Salento, l’Istituto metropolitano di scienze religiose “Don Tonino Bello” e la locale sezione della “Società di storia patria”. Il programma è stato strutturato in tre sessioni.
L’auspicio degli organizzatori è che il dibattito sulla figura del protomartire appulo possa contribuire a superare i confini dei circoli intellettuali e a far sorgere tra i fedeli un rinnovato amore per le più antiche e profonde radici cristiane.