Un principio di incendio si è sviluppato questa mattina all’alba in una delle stive della nave portacontainer Cerus, battente bandiera del Kenya, lunga 220 metri, che navigava al largo di Bari.
Le fiamme sono state già soffocate dai sistemi antiincendio della nave con la chiusura e sigillatura della stiva interessata, e pompando rilevanti quantitativi di CO2. Essendoci, in ogni caso, la necessità di verificare cause e conseguenze dell’incendio, d’intesa tra Direzione Marittima di Bari, Capitaneria di porto di Brindisi e Adspmam, la nave è stata dirottata verso il porto di Brindisi dove arriverà in tarda mattinata.
Attualmente è in corso un vertice operativo in Capitaneria a Brindisi. La nave resterà in rada oggi per un’ispezione dei vigili del fuoco.
A bordo della nave portacontainer, che era partita da Capodistria ed era diretta in Libia, a Misurata, ci sono 23 persone di equipaggio. Le loro condizioni sono buone e non sono state segnalate conseguenze per l’ambiente marino, controllato dall’alto con immagini satellitari e aerei Guardia Costiera.
Al momento della segnalazione, arrivata al centro operativo nazionale della Guardia Costiera di Roma dall’omologo centro croato di Rijeca, l’unità si trovava a 14 miglia da Vieste, in area ricadente sotto il monitoraggio del traffico marittimo operata dal Vessel Traffic Service della Guardia Costiera.
La sala operativa del Comando regionale della Guardia Costiera di Bari ha assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso. La nave è stata quindi dirottata verso Brindisi affiancata da motovedette dei Comandi della Guardia Costiera di Vieste, Barletta, Monopoli, Bari e Brindisi che si sono avvicendate, nonché da unità navali dei Vigili del Fuoco. Prima di riprendere il mare, la nave dovrà essere controllata da ispettori PSC della Guardia Costiera, specializzati in sicurezza della navigazione, per la verifica della sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza e tutela ambientale.