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Rincari, nel 2022 le famiglie pugliesi spenderanno 420 milioni in più

Il caldo sta contribuendo a spingere verso l’alto i prezzi con rincari che, stando ai dati raccolti dall’Istat, arrivano all’11,8% per la verdura e al 10,8% per la frutta. Il carrello della spesa dei cittadini diventa sempre più costoso o, in alternativa, più vouto. Il nuovo balzo dei prezzi aggrava una situazione che, secondo una…

Il caldo sta contribuendo a spingere verso l’alto i prezzi con rincari che, stando ai dati raccolti dall’Istat, arrivano all’11,8% per la verdura e al 10,8% per la frutta. Il carrello della spesa dei cittadini diventa sempre più costoso o, in alternativa, più vouto. Il nuovo balzo dei prezzi aggrava una situazione che, secondo una stima Coldiretti Puglia, costerà nel 2022 alle famiglie pugliesi oltre 420 milioni di euro soltanto per la spesa alimentare. Un effetto inflazione che sembra inarrestabile e che viene alimentato anche dalla precarietà del contesto internazionale.

A guidare la classifica dei rincari c’è proprio la verdura che costerà complessivamente alle famiglie 95 milioni di euro in più. Precede sul podio pane, pasta e riso, con un aggravio di 81 milioni di euro, e carne e salumi, per i quali si stima una spesa superiore di 74 milioni rispetto al 2021. Al quarto posto la frutta con una stima di aumento di 44 milioni di euro, precede il pesce con 36 milioni, latte, formaggi e uova (34 milioni) e olio, burro e grassi (27 milioni). Seguono con esborsi aggiuntivi più ridotti le categorie acque minerali, bevande analcoliche e succhi, zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolci, caffè, tè, cacao e sale, condimenti e alimenti per bambini. «L’aumento dei prezzi colpisce prodotti base della dieta dei pugliesi, mettendo in difficoltà soprattutto le categorie più deboli e aggravando una situazione che – nota Coldiretti Puglia – registra il raddoppio del numero delle famiglie in povertà relativa in Puglia, passate in 1 anno da 290mila a 440mila, a causa della crisi scatenata dalla guerra in Ucraina con l’aumento dei prezzi e i rincari delle bollette energetiche, a partire da gas e luce. Secondo i nuovi dati Istat su scala regionale la Puglia è passata dal 18,1% di indice di povertà relativa nel 2020 al 27,5% nel 2021, il dato di crescita di povertà relativa più alto d’Italia. Per effetto della guerra e dei rincari energetici è destinato, infatti, ad aumentare il numero di quanti non riescono più a garantirsi un pasto adeguato che rappresentano la punta dell’iceberg della situazione di crisi in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – rileva la Coldiretti regionale – ai pacchi alimentari, anche per la crisi generata dalla pandemia».

Tra i nuovi poveri secondo lo studio dell’associazione di produttori agricoli ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani.

«Contro la povertà – ricorda la Coldiretti Puglia – è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire proprio dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica grazie alla quale sono stati raccolti in Puglia oltre 700mila chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi».

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