ROMA (ITALPRESS) – Prosegue il calo delle immatricolazioni di auto in Italia: nel mese di giugno il mercato ha registrato 127.209 nuove immatricolazioni, con una flessione del 15,0% rispetto a giugno 2021.
Il primo semestre 2022 chiude con 684.228 nuove auto immatricolate, pari a un calo del 22,7% con circa 200.000 unità in meno sul corrispondente periodo 2021.
L’apertura della piattaforma per la prenotazione degli incentivi, il 25 maggio scorso, non ha generato una vera inversione di tendenza, nè d’altronde avrebbe potuto in così poco tempo, agendo esclusivamente sulle pronte consegne, una porzione minimale del mercato. L’UNRAE ha già espresso soddisfazione – a seguito delle pressanti e reiterate richieste al Governo – per il prolungamento dei termini di conferma delle prenotazioni degli incentivi, portati da 180 a 270 giorni, scadenza valida per gli incentivi 2022 ma per quelli del 2021 applicabile solo ai veicoli prenotati dall’1 ottobre 2021.
“Il nuovo termine risulta senz’altro più adeguato alla reale situazione, e fa uscire operatori e consumatori da una estrema incertezza riguardo all’effettiva possibilità di fruire degli incentivi”, ha commentato il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.
Dopo il rapido esaurimento del fondo per gli incentivi destinati alla fascia 61-135 g/Km, si segnala invece un tiraggio che va a rilento per le vetture 0-20 g/Km e 21-60 g/Km: un utilizzo molto ridotto da parte dei clienti privati, gli unici ammessi a beneficiare del sostegno. Lo stesso vale per la minuscola quota riservata al car sharing, che normalmente si approvvigiona dai noleggiatori, esclusi dagli incentivi.
Con questo ritmo, a poco più di un mese dall’avvio degli incentivi, la proiezione per fine anno indica un mancato utilizzo dei fondi pari al 60% per la fascia 0-20 g/Km e all’80% per la fascia 21-60 g/Km.
Prescindendo dall’andamento delle prenotazioni di incentivi, risulta stagnante anche quello delle immatricolazioni di auto “alla spina”: a giugno le PHEV scendono a quota 5,5% del mercato (a maggio erano al 6,1%) e le BEV nonostante il recupero della quota (4,8%) sono ancora sotto al livello del 2021.
“Le deludenti performance di mercato delle auto elettriche – sottolinea Michele Crisci – sono prova evidente, come da tempo segnaliamo, della necessità di includere le persone giuridiche tra i soggetti beneficiari degli incentivi. Alla luce dei dati di giugno, è auspicabile che – senza generare avanzi di fine anno nè tantomeno dirottarli altrove – i fondi vengano impiegati da subito per allargare la platea dei beneficiari a categorie che sarebbero pronte ad utilizzarli. Enti, aziende e noleggi rappresentano infatti, nel loro insieme, il 52% del mercato di auto con la spina, e ad oggi risultano escluse dai contributi per motivi puramente di budget”.
“In particolare – conclude il Presidente dell’UNRAE – andrebbero incluse le società di noleggio a lungo termine (NLT), che a loro volta servono non solo aziende, ma anche consumatori: una quota, quest’ultima, sempre crescente negli ultimi anni, fin quando non è intervenuta questa ingiustificabile discriminazione rispetto ad altre modalità di acquisizione”.
La struttura del mercato di giugno evidenzia una flessione per tutti gli utilizzatori: i privati registrano una diminuzione in linea con il mercato totale, recuperando un decimo di punto di quota nel mese, al 57,1% (59,8% nei 6 mesi). Le autoimmatricolazioni crollano del 41% a una quota di mercato del 7,7% (8,5% nel cumulato). Nel mese il noleggio a lungo termine vira in negativo con un -1,7% guadagnando comunque 3 punti di quota al 22,9% (21,2% nel semestre), con andamenti opposti per principali società (Top, in aumento) e Captive (in calo). Il noleggio a breve termine fa appena meglio del mercato complessivo: -13,6%, con un marginale aumento di quota al 6,8% (4,5% nei 6 mesi). Le società, con un andamento in flessione del 12,4%, aumentano di un decimo la loro quota al 5,5% (6,0% nel cumulato).
L’analisi per alimentazione conferma la caduta delle motorizzazioni tradizionali: benzina e diesel perdono rispettivamente il 18% e 21% dei volumi, fermandosi al 29,2% e 20,7% di quota nel mese (27,6% e 20,6% nel cumulato). E’ ancora (leggermente) positivo l’andamento del Gpl (+1,3%), con una quota in salita al 9,7% (8,6% da gennaio a giugno) mentre l’ennesimo tracollo (-62%) porta il metano all’1,1% delle preferenze (esattamente in linea con il cumulato).
Nonostante l’arrivo degli incentivi, diminuiscono del 12% le immatricolazioni di BEV nel mese, con una quota in crescita di un decimo di punto rispetto a giugno 2021 al 4,8% (3,6% nel semestre). D’altra parte, è stabile a giugno il volume delle PHEV (-1,2%), con una quota in aumento dal 4,7% di 12 mesi prima al 5,5% (5,4% nel cumulato). Le ibride fanno meno peggio del mercato complessivo (-9,4%) con una quota al 29,1% (33,0% nel primo semestre del 2022), composta per l’8,7% di “full” hybrid e per il 24,3% di “mild” hybrid.
Tra i segmenti del mercato, sono in pesante calo nel mese le piccole (seg. A) e medie superiori (seg. D), che perdono rispettivamente 3,3 punti (al 14,1%) e 0,9 punti (al 11,4%) di quota.
Registrano andamenti negativi utilitarie (seg. B) e medie (seg. C), rispettivamente in linea e meno peggio del mercato totale, con quote quindi stabile al 38,0% (utilitarie) e in miglioramento al 34,1% (medie). Crescono le immatricolazioni di superiori (seg. E, +6,3%) e alto di gamma (seg. F, +7,4%), con quote in rialzo al 2,2% e 0,4%, rispettivamente.
Fra le carrozzerie, i SUV coprono oltre la metà del mercato di giugno, con i crossover al 43,4% e i fuoristrada al 10,5% (52,9% nei 6 mesi), in seconda posizione le berline al 39,0%.
Tutte in calo le aree geografiche, con la sola Italia centrale (-6,8% il volume) che aumenta la propria quota (di 2 punti, al 22,5%). Con cali tra il 15% e 22%, diminuiscono di alcuni decimi di punto le quote di tutte le altre aree, mentre perde quasi un punto intero l’Italia Nord Orientale (al 31,7%) grazie alla brutta performance del noleggio nell’area.
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in giugno calano del 2,1% a 116,7 g/Km. Nei 6 mesi le stesse sono pari a 118,2 g/Km (-3,4%).
L’analisi delle immatricolazioni di giugno per fascia di CO2 riflette da vicino l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: infatti, mentre la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 4,8% del mercato, la quota della fascia 21-60 g/Km è pari al 5,3%. Migliora leggermente, al 64,8%, la quota della – 3 – fascia 61-135 g/Km. Si ridimensiona la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km (al 21,5%), mentre sale all’1,6% la fascia oltre i 190 g/Km.
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(ITALPRESS).