«Dismettere le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) è stata una pessima idea. Lo avevo detto a fine aprile con un’interrogazione purtroppo rimasta ancora senza risposta, torno a farlo oggi». È la critica mossa da Pierluigi Lopalco, capogruppo del gruppo Misto in Consiglio regionale pugliese ed ex assessore, alla giunta Emiliano.
«Leggi e regolamenti – dice – permettevano di tenere in piedi questo servizio fino al giugno 2022. Ciononostante, abbiamo assistito in queste settimane alla progressiva dismissione di queste Unità che in questi due anni si sono rivelate fondamentali sia dal punto di vista dell’efficacia che della tempestività dell’assistenza offerta ai cittadini. Ragioni di budget. Legittimo».
«Meno legittimo – prosegue – è compiere questa scelta in un momento in cui, anche in Puglia così come nel resto d’Italia, i contagi da Covid-19 sono tornati a crescere e con l’ondata di calore e le crisi ataviche di personale nei nostri reparti di emergenza-urgenza, la mancanza di questo servizio si farà sentire, eccome. Chi diceva che l’errore più grande che avremmo potuto fare dopo la pandemia sarebbe stato dimenticarne la lezione, aveva ragione. Le Usca costavano troppo? Se ne poteva rivedere il modello, per esempio rimodellandole con un solo medico, o affiancandole con team di infermieri esperti dotati di attrezzature di telemedicina».