(Adnkronos) – Il bonus psicologo è legge dello Stato. Il decreto del ministro della Salute Roberto Speranza con le modalità di presentazione della domanda per accedere al bonus psicologo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 giugno. Lo stanziamento complessivo è di 10 milioni di euro per il 2022. Possono usufruire del bonus le persone che, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, si trovano in una condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, e che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico. Come precisato dal ministro della Salute Roberto Speranza “sarà l’Inps a offrire il portale per le prenotazioni e sarà anche il soggetto pagante rispetto ai professionisti che si renderanno disponibili e che l’Ordine nazionale degli psicologi sta coinvolgendo in tutta Italia”. “Chi ha bisogno di aiuto potrà scegliere liberamente il professionista tra coloro che devono aver aderito all’iniziativa. Il meccanismo immaginato consentirà di accedere al contributo senza oneri o anticipazioni da parte di chi vuole usufruire del bonus” aggiunge.
“Ora tocca all’Inps partire il prima possibile con la piattaforma di richiesta e prenotazione” twitta Così Filippo Sensi del Pd. “Una piccola cosa sulla salute mentale, ma una piccola cosa fatta. E nella giusta direzione”.
Come si legge su Studio Cataldi il bonus per l’assistenza psicologica è un contributo pari a 600 euro per ogni cittadino che abbia un reddito inferiore ai 50mila euro annui e abbia la necessità di pagarsi le sedute di psicoterapia. Per i cittadini non ci saranno dunque oneri aggiuntivi o anticipi da pagare. Il bonus si pone l’obiettivo di potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress. Particolare riguardo per bambini e adolescenti, soprattutto se appartengono a famiglie in difficoltà economiche.