L’ex sindaco di Polignano a Mare Domenico Vitto «ha dimostrato di avere una fitta rete di relazioni all’interno dell’amministrazione comunale e dell’imprenditoria locale, ma ciò non basta per affermare che, dismessa la carica di sindaco, egli potrà comunque influenzare le decisioni inerenti alla gestione della cosa pubblica».
Lo scrivono i giudici del Tribunale del Riesame di Bari nelle motivazioni del provvedimento con il quale il 19 maggio scorso hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare per l’ex sindaco Vitto, arrestato il 21 aprile nell’ambito di una indagine su presunti appalti truccati al Comune del Barese. Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso dei difensori di Vitto, gli avvocati Michele Laforgia e Mauro Petrarulo, ritenendo cessate le esigenze cautelari dopo le dimissioni.
Dopo questo terremoto giudiziario Polignano è tra i Comuni andati al voto e dove proprio ieri è stato eletto il nuovo sindaco.
«Se la influenza politica certamente attribuibile a Vitto quale uomo politico potrebbe, come lamentato dal pm, influenzare il corso delle prossime elezioni comunali – scrivono i giudici, riferendosi alla campagna elettorale in corso fino a qualche giorno fa – non si vede come questa influenza possa poi rilevare anche ai fini del pericolo di recidiva».