È stato pubblicato nei giorni scorsi il primo lavoro discografico della cantautrice e polistrumentista salentina Rachele Andrioli, intitolato “Leuca”.
Il materiale vede la produzione di “FinisTerre”, nell’ambito della programmazione “Puglia Sounds Records 2022”, a cura della Regione Puglia. Andrioli vanta la partecipazione a prestigiosi festival, con varie formazioni musicali di world music, jazz e classica e nel corso del tempo ha stretto importanti collaborazioni con artisti internazionali quali: Arto Lindsay, Piers Faccini, Baba Sissoko e Roopa Mahadevan.
Nel cd, la solista volge lo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dal suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. L’elaborato è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo. Si tratta di un progetto che guarda il mare, attraversato da onde tutte al femminile che rinnovano la tradizione grazie alla partecipazione di “Coro a Coro”: un ensemble di circa quaranta voci di donne fondato e diretto dalla stessa Andrioli. Presenti anche brani d’autore che rendono omaggio a Victor Jara (“Manifiesto”), Enzo Avitabile (“Tutt’ egual song’ ‘e criature”), Nusrat Fateh Ali Khan (“Mast Kalandar”), Rina Durante (“Luna Otrantina”). Inoltre, in altri testi sono presenti anche le voci di: Redi Hasa, Valerio Daniele e Maurizio Pellizzari.
L’uscita del disco è stata anticipata da quella del videoclip musicale “Fimmana De Mare”, che racconta una parte di mondo da cui scaturiscono le musiche della cantante multistrumentista salentina. Nel titolo viene messo in evidenza il concetto di genere e la relazione con il mare, che simboleggia lo scambio e le culture che si veicolano attraverso la musica. Quest’ultimo lavoro ha visto impegnate le componenti del laboratorio polivocale femminile “Coro a Coro”: Rachele Andrioli (anche alle percussioni), Adele Benlahouar, Giovanna Paola Ariano, Giulia Piccinni e Giada Chiara Magagnino. Nel videoclip, le immagini sono state dirette e montate da Giuseppe Rutigliano e Cosimo Pastore, con la regia di Rachele Andrioli e Marcelo Bulgarelli.