I Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono «una grande sfida» ma al tempo stesso «una grande opportunità per cambiare il volto della città». È quanto detto nella sede di Casa Italia di Orano da Davide Tizzano, presidente del comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo. «Saremo pronti, saremo efficaci: vogliamo che questa edizione sia una delle migliori di sempre. Nelle prossime tre settimane ci sarà un meeting tra il sindaco di Taranto e quelli dei comuni circostanti».
Anche Carlo Mornati, segretario generale del Coni, applaude all’evento pugliese: «C’è un grande legame tra il nostro comitato olimpico e gli eventi mediterranei, ed è un grande onore ospitare Taranto 2026 nello stesso anno di Milano-Cortina». Si creerà la possibilità, aggiunge Mornati, di «creare qualcosa di più grande di un semplice sport event».
Elio Sannicandro, direttore generale del comitato organizzatore dei Giochi 2026, conclude: «Taranto è la città dei due mari, sarà fantastico organizzare gare di canottaggio, canoa, vela… Saremo onorati di mostrare gli impianti che stiamo preparando: i Giochi saranno un modo per riconnettere pezzi dell’area mediterranea».
Sannicandro ha anche parlato del rapporto tra l’edizione 2026 e la questione Ilva. «La candidatura della città – ha sottolineato il dg del comitato organizzatore di Taranto – è inserita in un piano strategico che prevede la trasformazione socio-economica dell’area ionico salentina, e che ha tra i suoi punti più importanti la decarbonizzazione dell’Ilva e il disinquinamento delle aree circostanti».
«L’acciaieria nei prossimi anni subirà importanti trasformazioni, prima con forni elettrici e poi a idrogeno – continua Sannicandro – La comunità europea inoltre ha destinato un importante contributo al territorio di Taranto, e il Comune e la Regione Puglia stanno lavorando a un processo di transizione ecologica e socio-economica».