Ucraina e Starlink al centro delle polemiche. E mentre il ministro degli Esteri polacco cerca un piano B in caso di problemi con Elon Musk, Trump annuncia un possibile accordo su minerali rari in 2-3 giorni e per Zelensky la Russia è «l’unica ragione» per cui la guerra si trascina. Proseguono scontri e attacchi su kiev che nella notte ha abbattuto 130 droni su 176 lanciati da Mosca. Odessa è senza elettricità per il secondo giorno, esplosioni e incendi a Dobropillya. Tra le regioni, colpite anche Kharkiv e Poltava.
Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski dice di essere pronto a cercare un’alternativa a Starlink se la società di Elon Musk si dimostrasse inaffidabile per l’Ucraina. Non si è fatta attendere la risposta del il miliardario Usa: «Stai zitto, ometto. Paghi solo una piccola parte». Lo stesso Musk aveva in effetti ventilato l’ipotesi di disattivare l’accesso di Kiev al sistema, ma poi era tornato sui suoi passi: «Non spegnerò mai quei terminali». Trump torna a criticare Zelensky, accusandolo di aver «preso soldi dal nostro Paese come caramelle da un bambino durante Biden». Poi annuncia un possibile accordo su minerali rari in 2-3 giorni.
Intanto il Regno Unito definisce «maliziose» le accuse di spionaggio russo verso due diplomatici britannici espulsi da Mosca. «Accuse prive di fondamento – spiega un portavoce dell’Ufficio degli Esteri – non è la prima volta che la Russia lancia accuse maliziose e infondate contro il nostro personale».
Zelensky: «Vogliamo pace ma Mosca trascina la guerra»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito prima dei colloqui con i funzionari statunitensi in Arabia Saudita di domani che l’Ucraina vuole la pace e la Russia è «l’unica ragione» per cui la guerra si trascina. «L’Ucraina cerca la pace sin dal primo secondo della guerra e abbiamo sempre detto che l’unica ragione per cui la guerra continua è la Russia», ha dichiarato Zelensky sui social media.
Dal pomeriggio di ieri fino a questa mattina, i russi hanno lanciato sull’Ucraina ben 176 droni, di cui 130 intercettati e abbattuti dalla contraerea ucraina e altri 42, droni-esca sono caduti in zone aperte. Colpite le regioni di Kiev, di Kharkiv e di Poltava. La fa sapere l’aeronautica militare di Kiev su Telegram. I droni sono stati abbattuti sulle regioni ucraine di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Kirovohrad, Zhytomyr, Vinnytsia, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Donetsk, Odessa, Mykolaiv e Kherson.
Lavrov: «Da amministrazione Trump dichiarazioni finora incoraggianti»
La Russia ritiene che sia troppo presto per trarre conclusioni di vasta portata sulle prospettive di risoluzione del conflitto ucraino, ma quello che ha sentito finora dai rappresentanti dell’amministrazione di Donald Trump è nel complesso incoraggiante. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. «Non vorrei correre troppo avanti. Come ha detto più volte il presidente Vladimir Putin, siamo sempre pronti per le negoziazioni. Ma allo stesso tempo, i nostri interessi nazionali devono essere garantiti», ha detto Lavrov in un’intervista al giornale ‘Nuove regioni della Russia’, ripresa da Ria Novosti. «È troppo presto per trarre conclusioni di vasta portata, ma quello che abbiamo sentito finora dai rappresentanti dell’amministrazione Trump è generalmente incoraggiante», ha detto.
Lo stesso Trump «ha ammesso che una delle cause profonde del conflitto è stata l’espansione della Nato e i tentativi di coinvolgere l’Ucraina. Il segretario di Stato americano Marco Rubio parla della multipolarità del mondo moderno e della necessità di rispettare gli interessi di tutti gli stati, grandi e piccoli. All’Onu, i diplomatici americani, per la prima volta in tre anni, hanno votato insieme alla Russia e ai nostri popoli affini contro l’odiosa risoluzione dell’Assemblea generale promossa da Kiev e dai suoi patroni dell’Unione Europea», ha aggiunto Lavrov.
Trump: «Presto revoca sospensione intelligence con Kiev»
«Una revoca della sospensione della condivisione di informazioni di intelligence con l’Ucraina? L’abbiamo quasi fatto, davvero l’abbiamo quasi fatto». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One. «Vogliamo fare tutto il possibile affinché l’Ucraina prenda sul serio la decisione di fare qualcosa», ha aggiunto.
Trump: «Mi aspetto molti progressi da negoziati»
«Faremo molti progressi credo questa settimana». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One a proposito dei negoziati in programma in Arabia Saudita tra la delegazione russa e quella Ucraina. «Vedremo se riusciremo a fare qualcosa – ha aggiunto – Molte persone sono morte questa settimana in Ucraina, non solo ucraini ma anche russi. Perciò penso che tutti vogliono vedere che si faccia qualcosa».
Trump: «Accordo su minerali rari possibile in 2-3 giorni»
Donald Trump è convinto che l’Ucraina firmerà presto l’accordo sui minerali rari. «Penso che lo faranno e che sarà chiaro nei prossimi due-tre giorni», ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One. «Questa settimana centinaia di persone sono morte in Ucraina, dobbiamo far sì che questo finisca – ha aggiunto – Non sarebbe mai accaduto se fossi stato presidente».
Musk a ministro polacco: «Stai zitto, no alternativa a Starlink»
«Stai zitto, piccolo uomo. Paghi una piccola parte del costo. E non c’è niente che possa sostituire Starlink». Lo scrive su X Elon Musk, rispondendo al ministro degli Esteri ucraino, Radoslaw Sikorski. «Starlink per l’Ucraina è pagato dal ministero della digitalizzazione polacco al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno. A parte l’etica di minacciare la vittima di aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori», ha scritto oggi Sikorski in un post, commentando il fatto che il miliardario sudafricano aveva a sua volta dichiarato su X: «Il mio sistema Starlink è la spina dorsale dell’esercito ucraino. L’intera linea del fronte crollerebbe se lo spegnessi».