SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

L’Europa è con Kiev e riconferma la difesa. Von der Leyen: «Dettagli sul riarmo entro 20 marzo»

Si è concluso ieri sera il Consiglio europeo straordinario sul riarmo e l’Ucraina. Approvato a Bruxelles un piano in 5 punti per Kiev, firmato da 26 paesi ma non dall’Ungheria. Via libera al piano ReArm Europe voluto dalla presidente della Commissione von der Leyen.  Proposta legislativa Piano riarmo entro 20 marzo «L’Europa sta affrontando un pericolo…

Si è concluso ieri sera il Consiglio europeo straordinario sul riarmo e l’Ucraina. Approvato a Bruxelles un piano in 5 punti per Kiev, firmato da 26 paesi ma non dall’Ungheria. Via libera al piano ReArm Europe voluto dalla presidente della Commissione von der Leyen. 

Proposta legislativa Piano riarmo entro 20 marzo

«L’Europa sta affrontando un pericolo chiaro e attuale, ed è per questo che oggi ho presentato ai leader il piano Rearm Europe, per dare all’Europa la capacità militare di cui ha bisogno per affrontare le minacce odierne. Potrebbe mobilitare fino a 800 miliardi di euro, e si tratta di assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza, perché l’urgenza è reale. Abbiamo convenuto che, con il sostegno dei leader, la Commissione presenterà prima del prossimo Consiglio europeo, il Consiglio europeo ordinario di marzo (20-21, ndr), le proposte legislative dettagliate». Lo dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, dopo il vertice straordinario.

 Orban: «I 26 leader si sono schierati per guerra, Ungheria per pace»

«Ci siamo trovati di fronte a una scelta chiara: guerra o pace. Tutti gli altri 26 leader dell’UE hanno sostenuto la continuazione dell’azione militare, mentre l’Ungheria si è schierata da sola a favore della pace». Lo ha affermato il primo ministro Viktor Orban al termine del vertice Ue. Orban ha poi sottolineato che invece di prolungare la guerra, l’Europa dovrebbe sostenere pienamente i negoziati di pace di Donald Trump con la Russia. In merito al peso finanziario dell’Ucraina, il primo ministro Orban ha avvertito che l’Ue non può sostenere i costi della sopravvivenza e degli sforzi militari dell’Ucraina, soprattutto perché gli aiuti finanziari degli Stati Uniti non sono più garantiti. «Le somme che vogliono inviare all’Ucraina, sommate ai costi dell’adesione all’UE, sono più di quanto l’economia europea possa gestire», ha affermato.

Ucraina, Mattarella: «Presto per parlare di forze italiane a Kiev»

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita in Giappone, ha concesso un’ intervista all’emittente nipponica NHK, in cui ha parlato di Ucraina e degli altri temi chiave dello scenario internazionale.  «I negoziati sulla pace non sono ancora iniziati. È troppo presto per parlare di soluzioni future», ha detto rispondendo ad una domanda sull’eventuale invio di truppe italiane il Capo dello Stato, che poi spiega: «È da tre anni che l’Italia chiede che ci si sieda a un tavolo per negoziare una pace, naturalmente duratura e giusta. Vi sono adesso iniziative per la pace e speriamo che vadano in porto, sono altamente opportune. Naturalmente occorre che si arrivi a una soluzione che non mortifichi nessuna delle due parti – ripeto, una pace giusta – che non crei un omaggio alla prepotenza delle armi».

 «Un mondo fatto di economie chiuse, in contrapposizione fra di loro, è un mondo invivibile. Invece un mondo fatto di economie aperte è quello che nella storia ha sempre accompagnato la pace», le parole del presidente in riferimento alla questione dazi. 

ARGOMENTI

europa
Guerra
politica
riarmo

CORRELATI

array(3) {
  [0]=>
  int(412666)
  [1]=>
  int(411835)
  [2]=>
  int(411795)
}

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!