Nelle compravendite immobiliari relative al 2024, Bari fa nettamente la parte del leone in Italia con uno stratosferico aumento del 28,5 per cento. L’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato i dati diramati dall’Agenzia delle Entrate relativi alle compravendite immobiliari. Un risultato decisamente “anomalo”quello di Bari rispetto al resto d’Italia dove il dato più significativo, tra le grandi città, dopo il capoluogo pugliese, appartiene a Genova con un modesto +3 per cento rispetto all’anno precedente.
Buon trend ma non troppo
Il risultato generale, invece, a chiusura del 2024, è di 719.578 transazioni, con un aumento dell’1,3% rispetto al 2023.
L’analisi limitata al quarto trimestre evidenzia un +7,6%. Si confermano dunque le aspettative di crescita dei volumi di compravendita che restano su numeri interessanti e ci restituiscono un mercato comunque dinamico, spinto soprattutto dai mutui più vantaggiosi. I comuni capoluogo chiudono con 224.275 compravendite (+1,3% rispetto al 2023), mentre i comuni non capoluogo passano da 489.096 a 495.303 compravendite, anch’essi in aumento dell’1,3%.
Il “fenomeno” Bari
Tra le grandi città Bari mette a segno il risultato migliore passando da 4.248 a 5.457 compravendite (+28,5%). Transazioni in crescita anche a Bologna, Genova, Palermo, Roma e Torino. Fanalino di coda Verona con -3,5%. Segno meno anche per Milano (-3,5%), Napoli (-2,7%) e Firenze (-0,6%).
Se si limita l’analisi al quarto trimestre 2024, Roma e Milano evidenziano aumenti sostenuti rispettivamente con +9,6% e +9,5%. Su tutte da segnalare Bari che nel trimestre raddoppia le compravendite passando da 1.191 a 2.423. In questo contesto solo Napoli evidenzia un andamento trimestrale negativo, segnando un -1,9%.
Previsioni incoraggianti
Le previsioni per l’anno in corso sono orientate verso un ulteriore recupero dei volumi, spinti soprattutto da chi desidera acquistare una prima casa. La rete nei primi mesi del 2025 ci segnala una maggiore fiducia in chi si avvicina all’acquisto, alla luce dei miglioramenti registrati sul fronte creditizio. Del resto, le agevolazioni per chi si avvicina al mercato immobiliare per il primo acquisto e i mutui più accessibili e meno vessatori, sono l’unica strada che può sbloccare il comparto del mattone.