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Tirocinante molestata, si attiva il Comitato di Garanzia dell’UniBa. Link insiste: «Via il medico dalla lista»

Dopo la denuncia delle scorse settimane da parte dell’associazione Udu-Link, in merito alle presunte molestie subite da una studentessa di 22 anni, iscritta alla facoltà di Medicina e Chirurgia, durante il tirocinio pre-laurea nello studio di un medico di medicina generale, arriva anche una nota di riscontro da parte del Comitato Unico di Garanzia per…

Dopo la denuncia delle scorse settimane da parte dell’associazione Udu-Link, in merito alle presunte molestie subite da una studentessa di 22 anni, iscritta alla facoltà di Medicina e Chirurgia, durante il tirocinio pre-laurea nello studio di un medico di medicina generale, arriva anche una nota di riscontro da parte del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.) dell’Università di Bari.

Secondo la nota, il C.U.G. «si impegna a monitorare l’attuazione delle misure richieste, o di altre che si rendano necessarie, a garanzia di un ambiente di studio e lavoro sicuro e sereno, per lo svolgimento delle attività formative delle studentesse e degli studenti anche al di fuori delle sedi universitarie». A darne notizia è di nuovo l’associazione Udu Link che continua a seguire la vicenda.

Il caso

Il riferimento del gruppo studentesco è alle avances subite da una studentessa da parte di un medico presso il cui studio svolgeva il tirocinio curriculare. Il professionista avrebbe rivolto alla ragazza commenti poco appropriati sul suo aspetto fisico, come: «Devo dire all’Università che non possono mandarmi studentesse come te, altrimenti non riesco a lavorare». O ancora: «Hai degli occhi che quando non verrai più, me li sognerò la notte». Una situazione che ha spinto la giovane tirocinante a interrompere il percorso formativo.

Le richieste

In merito alla presa di posizione anche del Comitato Unico di Garanzia di Uniba, Link ha precisato: «Questo rappresenta un riscontro senz’altro positivo da parte dell’Organo, con il quale continueremo sinergicamente a lavorare per rendere l’Università un luogo realmente sicuro per tutti, come già fatto per la realizzazione del Codice antimolestie che attende ora solo l’approvazione da parte degli altri Organi dell’Università.

Ma non basta, continueremo a richiedere che il medico segnalato venga eliminato dalla lista dei medici di Medicina Generale presso cui svolgere il tirocinio e che questa lista venga aggiornata e resa pubblica. Inoltre continueremo a batterci affinché venga finalmente istituito uno Statuto dei Diritti e dei Doveri delle Tirocinanti che ci tuteli».

La posizione di Uniba

L’Università aveva già intrapreso a giugno le azioni dovute, intervenendo come consentito appena arrivata la prima segnalazione al garante degli studenti, salvaguardando la carriera della tirocinante che ha completato il percorso in un’altra sede. In merito alle misure di prevenzione del fenomeno a disposizione dell’Ateneo barese, il rettore aveva affermato che in cantiere c’è un regolamento anti-molestie sul quale sono hanno lavorato studenti e Comitato unico di garanzia per le pari opportunità.

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